Sistemati - Francesco Samui

[Samuti766]

Ciao a tutti,
di seguito trovate la copertina e la quarta del manoscritto che ho da poco terminato.
Il libro è in vendita in versione cartacea su Amazon.
A breve arriverà anche in formato eBook.
Spero susciti il vostro interesse e la lettura vi appassioni.
Un saluto.



https://www.amazon.it/Sistemati-Francesco-Samui/dp/8831683950/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3 %91&dchild=1&keywords=SAMUI+SISTEMATI&qid=1596193506&sr=8-1
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[Samuti766]

Ciao a tutti,
di seguito un estratto del mio libro, che tra poco uscirà in versione eBook.
Buona lettura.

“Lucio, svegliati.”
Mi sembrava di sentire le parole di Chiara come in un sogno.
“Dobbiamo andare.”
In una frazione di secondo, il mio cervello si riattivò.
Ero ancora ad occhi chiusi, mentre ripercorrevo tutto ciò che era accaduto la sera precedente, fino al momento esatto in cui avevo caricato la sveglia, prima di addormentarmi.
Avrei voluto essere a casa mia, con Suri che usciva da sotto il letto, chiedendomi di aprirle la porta della dependance.
Ricordai quando Matteo era entrato nella mia stanza e aveva iniziato a far girare la roulette giocattolo, mentre io lo guardavo dubbioso e quasi lo prendevo in giro.
Mi alzai dal letto.
Andai verso la finestra e tirai le tende.
Fuori stava piovendo, il cielo era scuro e in strada non c’era un’anima, quella domenica mattina.
Chiara era già pronta e stava scaldando l’acqua nel boiler per preparare il caffè.
Le diedi un bacio e la abbracciai.
Poi, mi misi a cercare una maglietta pulita dentro la mia valigia.
“Andrà tutto bene, amore. Matteo è una roccia” le dissi provando ad autoconvincermi.
Bevemmo il caffè ed uscimmo dalla camera.
“A mezzogiorno abbiamo il check-out” disse Chiara passando davanti alla reception.
“Non andremo via oggi. Ora andiamo da Matteo e poi vediamo di allungare la prenotazione” le risposi accennando un saluto al concierge.
Usciti dall’hotel, corremmo sotto la pioggia battente verso l’auto, parcheggiata a qualche decina di metri dall’entrata.
“Speriamo di trovare il medico che parla italiano” dissi a Chiara appena entrati in macchina.
Poi continuai: “Matteo si è fatto male contro quella maledetta fioriera, quando l’ho spinto.”
“Adesso basta, Lucio. Hai rotto davvero il cazzo con questa storia. È possibile che in questa situazione continui ad essere così egoista? Pensi che cambi qualcosa, adesso?”
Chiara stava gridando e aveva gli occhi pieni di rabbia.
“Cambia tutto, invece” le risposi avviando il motore.
“E invece non cambia proprio un cazzo. Come fai a pensare a te stesso in questo momento? Credi che se Matteo…”
Chiara si fermò.
“Se Matteo cosa?” le chiesi.
“Lascia stare, pensa a guidare.”
Chiara aveva ragione.
Pensavo sempre di avere sempre tutto sotto controllo.
Di essere il fulcro, al centro del mondo.
Riflettevo tutto su di me, nel bene e nel male.
Ma quel weekend mi stava dimostrando esattamente il contrario.
Non avevo sviluppato io il sistema.
Non avevo cambiato io la puntata.
E non avevo mai avuto la minima influenza sugli eventi che stavano accadendo.
Eppure, continuavo a credere che il mondo mi girasse intorno.
Che il mondo, fosse quello nella mia testa.
Ma il mondo era là fuori.
E mi stava prendendo a pugni da due giorni, provando a farmi svegliare.
Entrammo in ospedale dall’ingresso principale.

[Samuti766]

Ciao a tutti,
di seguito i link Amazon e La Feltrinelli per la versione eBook che sto proponendo ad un prezzo lancio di 0.99 euro.
Resto in attesa di un vostro riscontro, mi auguro positivo.
Grazie.
Un caro saluto.

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