Enribello
06-December-2019, 18:27
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Marlin McDade,e’ un soldato americano impegnato per quattro anni sul fronte della guerra del Vietnam.
Originario del Kansas, proveniente da una famiglia cattolica e con tradizioni militari (padre e nonno sono decorati di guerra) Marlin è partito poco più che ventenne, abbastanza convinto di quello che stava andando a fare.
Poi gli eventi: l’addestramento inutile; convivere con la paura per tutto il giorno; le perdite di amici; le azioni crudeli; il ritorno momentaneo a casa dove, convinto di essere accolto come un eroe viene insultato e chiamato assassino.
Una nuova partenza verso il fronte dove viene ferito, i primi dubbi su quello che stava facendo.
Un’amicizia, poi sfociata in amore, con un’infermiera nord-vietnamita, in una Saigon che “vive” nascondendo le atrocità della guerra…
Riassunto dal web
Ci sono diversi libri che parlano della guerra in Vietnam ( 1964/l 1975) ma questo e’ diverso.
Si tratta di una lunga intervista che l’autore ha realizzato nell’estate del 2016 con un ragazzo americano come tanti che doveva andare con la sua ragazza al concerto di Woodstock e si ritrova ad ammazzare la gente in Vietnam, spinto dal padre convintissimo della giustezza della guerra contro i comunisti vietnamiti. “Vai e ammazza piu’ musi gialli che puoi!”
Solo che poi comincia l’inferno…dal corso di addestramento dove anche di notte svegliandoti ti urlano che devi “uccidere senza pieta’”, ai massacri di civili compresi donne e bambini con tanto di premi ( birra sigarette e tre giorni di vacanza –mare a Saigon a chi ne uccideva di piu’) per finire strafatti di eroina a disertare o a uccidere ufficiali pur di non andare in battaglia. In mezzo ,l’orrore.
Ora qualcuno/a potrebbe pensare “ok gia’ ho visto film come “Apocalypse now!” o “Full metal Jacket” per citarne tra i piu’ famosi. Qui pero’ come specifica il soldato Mc Dade, non e’ la storia della guerra in Vietnam ne tantomeno la cronaca di come hanno preso una collina o di come hanno vinto o perso una battaglia…lui racconta quello che ha provato e sentito nei quattro anni passati al fronte, convinto che una volta tornato sarebbe stato trattato da eroe o quasi.
Invece oltre a dover fare i conti con il disturbo da stress post traumatico ( incubi notturni e altro) si rende conto che i militari sono odiati da tutti
Nel paese si era diffusa una coscienza che portava le giovani generazioni a condannare qualsiasi tipo di guerra.( piu’ di 40.000 giovani americani si rifugiarono in Canada per sottrarsi alla condanna di 5 anni conseguenza del rifiuto a combattere nel Vietnam) .
Tra l’altro la sua ex ragazza e’ diventata un attivista pacifista. Questo lo porta a riflettere e….non diro’ altro.
Per gli Stati uniti fu la prima clamorosa sconfitta e non solo militare... ancora oggi pesa come un macigno sulla coscienza civile americana.
Tornando al libro …sono poco piu’ di 100 paginette che si leggono in due giorni…io lo consiglio se volete conoscere qualche aspetto di una guerra che sembra lontana ma che forse non lo e’.
( non andate a vedere recensioni in giro perche’ spoilerano alla grande)
Insomma se siete interessati alle tematiche fidatevi di Enri.
Una curiosità: la foto di copertina, un’autentica storia di guerra, Luca Pollini ,giornalista e scrittore, l’ha rinvenuta a Hoi An, splendida cittadina vietnamita oggi iscritta dall’Unesco nel Patrimonio dell’Umanità.
Marlin McDade,e’ un soldato americano impegnato per quattro anni sul fronte della guerra del Vietnam.
Originario del Kansas, proveniente da una famiglia cattolica e con tradizioni militari (padre e nonno sono decorati di guerra) Marlin è partito poco più che ventenne, abbastanza convinto di quello che stava andando a fare.
Poi gli eventi: l’addestramento inutile; convivere con la paura per tutto il giorno; le perdite di amici; le azioni crudeli; il ritorno momentaneo a casa dove, convinto di essere accolto come un eroe viene insultato e chiamato assassino.
Una nuova partenza verso il fronte dove viene ferito, i primi dubbi su quello che stava facendo.
Un’amicizia, poi sfociata in amore, con un’infermiera nord-vietnamita, in una Saigon che “vive” nascondendo le atrocità della guerra…
Riassunto dal web
Ci sono diversi libri che parlano della guerra in Vietnam ( 1964/l 1975) ma questo e’ diverso.
Si tratta di una lunga intervista che l’autore ha realizzato nell’estate del 2016 con un ragazzo americano come tanti che doveva andare con la sua ragazza al concerto di Woodstock e si ritrova ad ammazzare la gente in Vietnam, spinto dal padre convintissimo della giustezza della guerra contro i comunisti vietnamiti. “Vai e ammazza piu’ musi gialli che puoi!”
Solo che poi comincia l’inferno…dal corso di addestramento dove anche di notte svegliandoti ti urlano che devi “uccidere senza pieta’”, ai massacri di civili compresi donne e bambini con tanto di premi ( birra sigarette e tre giorni di vacanza –mare a Saigon a chi ne uccideva di piu’) per finire strafatti di eroina a disertare o a uccidere ufficiali pur di non andare in battaglia. In mezzo ,l’orrore.
Ora qualcuno/a potrebbe pensare “ok gia’ ho visto film come “Apocalypse now!” o “Full metal Jacket” per citarne tra i piu’ famosi. Qui pero’ come specifica il soldato Mc Dade, non e’ la storia della guerra in Vietnam ne tantomeno la cronaca di come hanno preso una collina o di come hanno vinto o perso una battaglia…lui racconta quello che ha provato e sentito nei quattro anni passati al fronte, convinto che una volta tornato sarebbe stato trattato da eroe o quasi.
Invece oltre a dover fare i conti con il disturbo da stress post traumatico ( incubi notturni e altro) si rende conto che i militari sono odiati da tutti
Nel paese si era diffusa una coscienza che portava le giovani generazioni a condannare qualsiasi tipo di guerra.( piu’ di 40.000 giovani americani si rifugiarono in Canada per sottrarsi alla condanna di 5 anni conseguenza del rifiuto a combattere nel Vietnam) .
Tra l’altro la sua ex ragazza e’ diventata un attivista pacifista. Questo lo porta a riflettere e….non diro’ altro.
Per gli Stati uniti fu la prima clamorosa sconfitta e non solo militare... ancora oggi pesa come un macigno sulla coscienza civile americana.
Tornando al libro …sono poco piu’ di 100 paginette che si leggono in due giorni…io lo consiglio se volete conoscere qualche aspetto di una guerra che sembra lontana ma che forse non lo e’.
( non andate a vedere recensioni in giro perche’ spoilerano alla grande)
Insomma se siete interessati alle tematiche fidatevi di Enri.
Una curiosità: la foto di copertina, un’autentica storia di guerra, Luca Pollini ,giornalista e scrittore, l’ha rinvenuta a Hoi An, splendida cittadina vietnamita oggi iscritta dall’Unesco nel Patrimonio dell’Umanità.