kaipirissima
03-August-2019, 14:42
5577
Regia di Roberto Andò.
Un film con Andrea Camilleri.
Documentario, 85 min.
Italia, 2018.
Trama
Monologo di Tiresia. Racconta la sua vita, racconta il suo personaggio, nella volontà di unire per sempre persona e personaggio.
Chi era Tiresia? Chi è Tiresia, questo vecchio cieco che seduto nel meraviglioso teatro di Siracusa ci racconta la sua esistenza?
I ricordi passano leggeri e ricchi di luce e bellezza quando Tiresia descrive la sua città: Tebe e il monte Citerone. Le parole di un cieco si trasformano in immagini vivide, reali. Eccolo, il Citerone, con le sue rocce bianche e la sua malia.
Tiresia è un grande narratore, e, passo dopo passo, ci introduce alla sua vicenda umana, dove i doni degli dèi diventano condanne a vita. La scelta dell'esilio, la responsabilità morale che lo induce a scendere dal Citerone dove ha trovato riparo dalle miserie degli uomini.
Un uomo sofferente, con le sue stigmate, trasformato in personaggio da autori che ne hanno manipolato, se non reinventato la sua personalità. E Tiresia mette un punto su ciascuno, per arrivare al Novecento e lasciare alle parole di Ezra Pound e T.S. Eliot un testamento morale.
Sette esistenze da vivere, quante ne rimangono ora a Tiresia che a novant'anni Zeus ha voluto accecare nuovamente? Quale senso ha l'esistenza per chi ha attraversato il tempo, come persona e come personaggio? Forse le pietre silenziose di Siracusa, nella notte in cui le stelle s'incontrano, conoscono l'essenza di ciò che gli dèi chiamano eternità.
Consigliato? Of course!
Regia di Roberto Andò.
Un film con Andrea Camilleri.
Documentario, 85 min.
Italia, 2018.
Trama
Monologo di Tiresia. Racconta la sua vita, racconta il suo personaggio, nella volontà di unire per sempre persona e personaggio.
Chi era Tiresia? Chi è Tiresia, questo vecchio cieco che seduto nel meraviglioso teatro di Siracusa ci racconta la sua esistenza?
I ricordi passano leggeri e ricchi di luce e bellezza quando Tiresia descrive la sua città: Tebe e il monte Citerone. Le parole di un cieco si trasformano in immagini vivide, reali. Eccolo, il Citerone, con le sue rocce bianche e la sua malia.
Tiresia è un grande narratore, e, passo dopo passo, ci introduce alla sua vicenda umana, dove i doni degli dèi diventano condanne a vita. La scelta dell'esilio, la responsabilità morale che lo induce a scendere dal Citerone dove ha trovato riparo dalle miserie degli uomini.
Un uomo sofferente, con le sue stigmate, trasformato in personaggio da autori che ne hanno manipolato, se non reinventato la sua personalità. E Tiresia mette un punto su ciascuno, per arrivare al Novecento e lasciare alle parole di Ezra Pound e T.S. Eliot un testamento morale.
Sette esistenze da vivere, quante ne rimangono ora a Tiresia che a novant'anni Zeus ha voluto accecare nuovamente? Quale senso ha l'esistenza per chi ha attraversato il tempo, come persona e come personaggio? Forse le pietre silenziose di Siracusa, nella notte in cui le stelle s'incontrano, conoscono l'essenza di ciò che gli dèi chiamano eternità.
Consigliato? Of course!