Estella
08-September-2018, 12:30
Ieri sera ho visto su raiuno la premiazione in differita e svoltasi al Teatro Mercadante di Napoli (Teatro Stabile), bellissimo teatro.
Ideate nel 2003 dal regista Luca De Fusco e dal critico teatrale Maurizio Giammusso, promosso dal Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale con patrocinio Agis, Le maschere del Teatro Italiano ogni anno premiano il meglio della stagione appena conclusa, con 13 terne selezionate da una giuria di esperti e poi votate da 800 artisti e addetti ai lavori.
Ecco le 13 terne in corsa per il premio Le maschere del teatro italiano 2018:
Miglior spettacolo di prosa: Il sindaco del Rione Sanità regia di Mario Martone, La cucina regia di Valerio Binasco, Girotondo Kabarett, regia di Walter Le Moli.
Migliore regia: Valerio Binasco (per La cucina); Jacopo Gassmann (per Disgraced); Liliana Cavani (per Il piacere dell'onestà).
Migliore attore protagonista: Eros Pagni (per Sei personaggi in cerca d'autore, di L. De Fusco); Lello Arena (per Parenti serpenti, di L. Melchionna); Sandro Lombardi (per L'apparenza inganna, di F. Tiezzi).
Migliore attrice protagonista, Gaia Aprea (per Sei personaggi in cerca d'autore); Milvia Marigliano (per Lunga giornata verso la notte, di A. Cirillo); Federica Rosellini (per Le Baccanti, di A. De Rosa).
Migliore attore non protagonista, Massimiliano Gallo e Giovanni Ludeno (per Il sindaco del Rione Sanità); Lorenzo Lavia (per Antigone, di F. Tiezzi).
Migliore attrice non protagonista, Federica Di Martino (per Il padre, di G. Lavia); Marianna Fontana (per La cupa); Francesca Benedetti (per Antigone, di F. Tiezzi).
Migliore attore emergente: Lucrezia Guidone (per Antigone); Aleph Viola (per La cucina); Jozef Gjura, Giulia Odetto, Filippo Porro (per Tango Glaciale Reloaded).
Migliore interprete di monologo: Pierfrancesco Favino (per La notte poco prima delle foreste, di L. Gioielli); Maria Paiato (per Stabat Mater, di G. Marini); Danio Manfredini (per Tre studi per una crocifissione, di D. Manfredini).
Migliore scenografo: Gregorio Zurla (per Antigone, di F.
Tiezzi); Marta Crisolini Malatesta (per Sei personaggi in cerca d'autore, di L. De Fusco); Luigi Ferrigno (per La cupa).
Miglior costumista: Andrea Viotti (per Il padre); Gianluca Sbicca (per Freud o l'interpretazione dei sogni); Giovanna Buzzi (per Antigone).
Migliori musiche: Antonio Della Ragione (per La cupa); Arturo Annecchino (per La cucina); Daghi Rondanini (per Tango Glaciale Reloaded).
Migliore autore novità italiana: Mimmo Borrelli (per La cupa); Stefano Massini (per Freud o l'interpretazione dei sogni); Domenico Starnone (per Autobiografia erotica di Aristide Gambia).
Migliori luci: Gianni Pollini; Pasquale Mari, Gigi Saccomandi.
Premio Speciale del presidente a Gigi Proietti.
Premio alla Memoria di Graziella Lonardi Buontempo a Giordano Bruno Guerri.
A presentare la serata un Tullio Solenghi sempre leggero, supportato da Massimo Lopez.
Ideate nel 2003 dal regista Luca De Fusco e dal critico teatrale Maurizio Giammusso, promosso dal Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale con patrocinio Agis, Le maschere del Teatro Italiano ogni anno premiano il meglio della stagione appena conclusa, con 13 terne selezionate da una giuria di esperti e poi votate da 800 artisti e addetti ai lavori.
Ecco le 13 terne in corsa per il premio Le maschere del teatro italiano 2018:
Miglior spettacolo di prosa: Il sindaco del Rione Sanità regia di Mario Martone, La cucina regia di Valerio Binasco, Girotondo Kabarett, regia di Walter Le Moli.
Migliore regia: Valerio Binasco (per La cucina); Jacopo Gassmann (per Disgraced); Liliana Cavani (per Il piacere dell'onestà).
Migliore attore protagonista: Eros Pagni (per Sei personaggi in cerca d'autore, di L. De Fusco); Lello Arena (per Parenti serpenti, di L. Melchionna); Sandro Lombardi (per L'apparenza inganna, di F. Tiezzi).
Migliore attrice protagonista, Gaia Aprea (per Sei personaggi in cerca d'autore); Milvia Marigliano (per Lunga giornata verso la notte, di A. Cirillo); Federica Rosellini (per Le Baccanti, di A. De Rosa).
Migliore attore non protagonista, Massimiliano Gallo e Giovanni Ludeno (per Il sindaco del Rione Sanità); Lorenzo Lavia (per Antigone, di F. Tiezzi).
Migliore attrice non protagonista, Federica Di Martino (per Il padre, di G. Lavia); Marianna Fontana (per La cupa); Francesca Benedetti (per Antigone, di F. Tiezzi).
Migliore attore emergente: Lucrezia Guidone (per Antigone); Aleph Viola (per La cucina); Jozef Gjura, Giulia Odetto, Filippo Porro (per Tango Glaciale Reloaded).
Migliore interprete di monologo: Pierfrancesco Favino (per La notte poco prima delle foreste, di L. Gioielli); Maria Paiato (per Stabat Mater, di G. Marini); Danio Manfredini (per Tre studi per una crocifissione, di D. Manfredini).
Migliore scenografo: Gregorio Zurla (per Antigone, di F.
Tiezzi); Marta Crisolini Malatesta (per Sei personaggi in cerca d'autore, di L. De Fusco); Luigi Ferrigno (per La cupa).
Miglior costumista: Andrea Viotti (per Il padre); Gianluca Sbicca (per Freud o l'interpretazione dei sogni); Giovanna Buzzi (per Antigone).
Migliori musiche: Antonio Della Ragione (per La cupa); Arturo Annecchino (per La cucina); Daghi Rondanini (per Tango Glaciale Reloaded).
Migliore autore novità italiana: Mimmo Borrelli (per La cupa); Stefano Massini (per Freud o l'interpretazione dei sogni); Domenico Starnone (per Autobiografia erotica di Aristide Gambia).
Migliori luci: Gianni Pollini; Pasquale Mari, Gigi Saccomandi.
Premio Speciale del presidente a Gigi Proietti.
Premio alla Memoria di Graziella Lonardi Buontempo a Giordano Bruno Guerri.
A presentare la serata un Tullio Solenghi sempre leggero, supportato da Massimo Lopez.