daniela
26-April-2018, 22:46
Cosa succederebbe se delle “ragazze elettriche” iniziassero a trasmettere il “potere” a tutte le donne e nel giro di pochi anni gli uomini fossero esclusi dalla vita pubblica (e non solo)?
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Alderman immagina con straordinaria precisione un mondo dominato dalle donne che, improvvisamente, scoprono dentro di loro un potere latente, una mutazione genetica: una matassa, legata alla clavicola,da cui parte un potere enorme, la capacità di emanare energia elettrica dal palmo delle mani. Una caratteristica che emerge con sempre più frequenza nelle adolescenti di quattordici, quindici anni, ma che può anche essere in qualche modo risvegliata nelle donne adulte, da altre che possiedano l’energia. Prima nelle zone del mondo in cui i diritti delle donne sono stati calpestati: Medio Oriente, India, Africa. Grazie al potere si spezzano le catene sociali imposte dal maschilismo. Ma anche in Europa e negli Stati Uniti le cose iniziano a cambiare.
L’ascesa al potere delle donne, nonostante i primi mesi rivoluzionari, si trasforma in una copia carbone dei regimi guidati dagli uomini. Con un’unica differenza: se prima ne erano vittime le donne, ora lo sono gli uomini. Le donne ora distruggono, violentano, seviziano e uccidono proprio come prima di loro avevano fatto gli uomini.
In questo mondo distopico dove anche Dio è donna, gli uomini sono ridotti in schiavitù, seviziati e uccisi, la crudeltà accompagna ineludibilmente la conquista e l'esercizio del potere. Il nodo centrale intorno a cui tutto ruota, è la chiave di lettura della storia stessa: perché le persone abusano del potere? Perché possono, è la semplice, disarmante risposta.
Le donne che scoprono questa forza straordinaria dentro di loro si lasciano corrompere dal desiderio di potere, diventando sempre più brutali, venendo contro lo stereotipo di un naturale istinto femminile ad essere creature pacifiche e accudenti. Il potere corrompe, tanto gli uomini quanto le donne, l’odio represso esplode in scariche elettriche sempre più forti e se a comandare fosse la popolazione femminile è difficile dire con certezza che il mondo sarebbe un posto finalmente più pacifico, giusto, sicuro.
Come spesso accade, il titolo originale "The power" è molto più azzeccato del titolo italiano: potere non solo come capacità di emanare energia elettrica, ma anche potere come sopraffazione.
“Ne consegue che la natura e l’uso del potere umano possono cambiare in due modi. Nel primo è quando un ordine viene emesso dal palazzo, un comando rivolto al popolo che impone ‘Così sia’. Ma l’altro, il più certo, il più inesorabile, si ha quando quelle migliaia di migliaia di punti luminosi inviano ciascuno un nuovo messaggio. Quando il popolo cambia, il palazzo non può opporsi.
Come è scritto: ‘Lei accoglie il fulmine nell’incavo della mano. Gli ordina di colpire’.
"Agli uomini non è più permesso di guidare automobili.
Agli uomini non è più consentito di possedere aziende.
Agli uomini non è più permesso di riunirsi, nemmeno in casa, in gruppi più grandi di tre, senza una donna presente.
Agli uomini non è più consentito votare – perché i loro anni di violenza e indegnità hanno dimostrato che non sono adatti a prendere decisioni o a governare.
Una donna che colga un uomo a disubbidire a queste leggi in pubblico è non solo autorizzata, ma tenuta a punirlo immediatamente."
Consigliatissimo!
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Alderman immagina con straordinaria precisione un mondo dominato dalle donne che, improvvisamente, scoprono dentro di loro un potere latente, una mutazione genetica: una matassa, legata alla clavicola,da cui parte un potere enorme, la capacità di emanare energia elettrica dal palmo delle mani. Una caratteristica che emerge con sempre più frequenza nelle adolescenti di quattordici, quindici anni, ma che può anche essere in qualche modo risvegliata nelle donne adulte, da altre che possiedano l’energia. Prima nelle zone del mondo in cui i diritti delle donne sono stati calpestati: Medio Oriente, India, Africa. Grazie al potere si spezzano le catene sociali imposte dal maschilismo. Ma anche in Europa e negli Stati Uniti le cose iniziano a cambiare.
L’ascesa al potere delle donne, nonostante i primi mesi rivoluzionari, si trasforma in una copia carbone dei regimi guidati dagli uomini. Con un’unica differenza: se prima ne erano vittime le donne, ora lo sono gli uomini. Le donne ora distruggono, violentano, seviziano e uccidono proprio come prima di loro avevano fatto gli uomini.
In questo mondo distopico dove anche Dio è donna, gli uomini sono ridotti in schiavitù, seviziati e uccisi, la crudeltà accompagna ineludibilmente la conquista e l'esercizio del potere. Il nodo centrale intorno a cui tutto ruota, è la chiave di lettura della storia stessa: perché le persone abusano del potere? Perché possono, è la semplice, disarmante risposta.
Le donne che scoprono questa forza straordinaria dentro di loro si lasciano corrompere dal desiderio di potere, diventando sempre più brutali, venendo contro lo stereotipo di un naturale istinto femminile ad essere creature pacifiche e accudenti. Il potere corrompe, tanto gli uomini quanto le donne, l’odio represso esplode in scariche elettriche sempre più forti e se a comandare fosse la popolazione femminile è difficile dire con certezza che il mondo sarebbe un posto finalmente più pacifico, giusto, sicuro.
Come spesso accade, il titolo originale "The power" è molto più azzeccato del titolo italiano: potere non solo come capacità di emanare energia elettrica, ma anche potere come sopraffazione.
“Ne consegue che la natura e l’uso del potere umano possono cambiare in due modi. Nel primo è quando un ordine viene emesso dal palazzo, un comando rivolto al popolo che impone ‘Così sia’. Ma l’altro, il più certo, il più inesorabile, si ha quando quelle migliaia di migliaia di punti luminosi inviano ciascuno un nuovo messaggio. Quando il popolo cambia, il palazzo non può opporsi.
Come è scritto: ‘Lei accoglie il fulmine nell’incavo della mano. Gli ordina di colpire’.
"Agli uomini non è più permesso di guidare automobili.
Agli uomini non è più consentito di possedere aziende.
Agli uomini non è più permesso di riunirsi, nemmeno in casa, in gruppi più grandi di tre, senza una donna presente.
Agli uomini non è più consentito votare – perché i loro anni di violenza e indegnità hanno dimostrato che non sono adatti a prendere decisioni o a governare.
Una donna che colga un uomo a disubbidire a queste leggi in pubblico è non solo autorizzata, ma tenuta a punirlo immediatamente."
Consigliatissimo!