kaipirissima
04-April-2018, 15:03
5161
Regia di Ruben Östlund
con Claes Bang, Elisabeth Moss, Dominic West, Terry Notary, Christopher Læssø
Commedia drammatica, 142 min.
Svezia, Danimarca, USA, Francia, 2017
Trama
Christian è il curatore di un importante museo di arte contemporanea di Stoccolma, in cui si sta per inaugurare una mostra di un artista contemporaneo.
Attraverso gli incontri con gli addetti alla pubblicità, le interviste, i dialoghi con i colleghi, insomma la vita di un curatore, entriamo dietro le quinte di un museo d'arte, mescolando alla quotidianità lavorativa anche uno spaccato privato di Christian... Le sorprese non mancano.
Commento
Per tutte le due ore l'ho guardato credendo fosse un documentario sull'arte contemporanea e stupendomi di quanto fosse ibrida la sua natura.
Come film è piuttosto lento e didascalico, come documentario, invece, è piuttosto innovativo, (belli gli inserti di arte con varie performance e sottili riflessioni sull'arte e il mondo dell'arte).
La morale c'è e s'insinua sottile dentro di noi, dandoci la risposta al primo interrogativo/citazione di Christian: cos'è un'opera d'arte? Qual è la sua funzione?
Insomma l'arte si veste di parole, spesso incomprensibili.
Si allestisce una mostra concettuale, in cui si vestono idee vecchie (ma buone) come il mondo.
Se solo le parole facessero davvero la differenza e l'arte davvero ispirasse a "buone" cose, il mondo sarebbe meno ipocrita e più giusto, dentro e fuori del quadrato.
Consigliato? Sì.
5162
Regia di Ruben Östlund
con Claes Bang, Elisabeth Moss, Dominic West, Terry Notary, Christopher Læssø
Commedia drammatica, 142 min.
Svezia, Danimarca, USA, Francia, 2017
Trama
Christian è il curatore di un importante museo di arte contemporanea di Stoccolma, in cui si sta per inaugurare una mostra di un artista contemporaneo.
Attraverso gli incontri con gli addetti alla pubblicità, le interviste, i dialoghi con i colleghi, insomma la vita di un curatore, entriamo dietro le quinte di un museo d'arte, mescolando alla quotidianità lavorativa anche uno spaccato privato di Christian... Le sorprese non mancano.
Commento
Per tutte le due ore l'ho guardato credendo fosse un documentario sull'arte contemporanea e stupendomi di quanto fosse ibrida la sua natura.
Come film è piuttosto lento e didascalico, come documentario, invece, è piuttosto innovativo, (belli gli inserti di arte con varie performance e sottili riflessioni sull'arte e il mondo dell'arte).
La morale c'è e s'insinua sottile dentro di noi, dandoci la risposta al primo interrogativo/citazione di Christian: cos'è un'opera d'arte? Qual è la sua funzione?
Insomma l'arte si veste di parole, spesso incomprensibili.
Si allestisce una mostra concettuale, in cui si vestono idee vecchie (ma buone) come il mondo.
Se solo le parole facessero davvero la differenza e l'arte davvero ispirasse a "buone" cose, il mondo sarebbe meno ipocrita e più giusto, dentro e fuori del quadrato.
Consigliato? Sì.
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