kaipirissima
21-February-2018, 17:27
4997
Regia di Guillermo Del Toro.
con Sally Hawkins, Michael Shannon, Richard Jenkins, Doug Jones, Michael Stuhlbarg.
Titolo originale: The Shape of Water.
Drammatico, 119 min.
USA, 2017
Trama e commento
Elisa, giovane muta, lavora come donna delle pulizie in un centro del governo, in cui si cercano strumenti per vincere la Guerra fredda.
Di fronte ai piani egemoni di Russia e America gli umili, per dirla alla Manzoni, diventano protagonisti: sono Elisa, privata da piccola della facoltà di parlare; Zelda, una donna discriminata per il colore della pelle; Giles, un artista omosessuale licenziato per la sua identità sessuale e un giovane uomo acquatico, trasformato in cavia di laboratorio. Ognuno di loro è un escluso, un emarginato pronto a lottare per la sua identità.
Guillermo del Toro per raccontare questi temi utilizza un linguaggio misto, che fonde realtà e fantasia, horror e romanticismo senza rinunciare a una denuncia morale.
È incredibile come tutto ciò trovi un suo equilibrio e armonia, alternando scene crude a momenti lirici.
Nello stesso modo in cui ne Il Labirinto del fauno il mondo magico si inseriva nella realtà iniqua dei totalitarismi del Novecento, così ne La forma dell'acqua la fiaba d'amore diventa lo strumento per sconfiggere l'ipocrisia (per dirla gentilmente) delle società occidentali.
Consigliato? Of course!
4998
Regia di Guillermo Del Toro.
con Sally Hawkins, Michael Shannon, Richard Jenkins, Doug Jones, Michael Stuhlbarg.
Titolo originale: The Shape of Water.
Drammatico, 119 min.
USA, 2017
Trama e commento
Elisa, giovane muta, lavora come donna delle pulizie in un centro del governo, in cui si cercano strumenti per vincere la Guerra fredda.
Di fronte ai piani egemoni di Russia e America gli umili, per dirla alla Manzoni, diventano protagonisti: sono Elisa, privata da piccola della facoltà di parlare; Zelda, una donna discriminata per il colore della pelle; Giles, un artista omosessuale licenziato per la sua identità sessuale e un giovane uomo acquatico, trasformato in cavia di laboratorio. Ognuno di loro è un escluso, un emarginato pronto a lottare per la sua identità.
Guillermo del Toro per raccontare questi temi utilizza un linguaggio misto, che fonde realtà e fantasia, horror e romanticismo senza rinunciare a una denuncia morale.
È incredibile come tutto ciò trovi un suo equilibrio e armonia, alternando scene crude a momenti lirici.
Nello stesso modo in cui ne Il Labirinto del fauno il mondo magico si inseriva nella realtà iniqua dei totalitarismi del Novecento, così ne La forma dell'acqua la fiaba d'amore diventa lo strumento per sconfiggere l'ipocrisia (per dirla gentilmente) delle società occidentali.
Consigliato? Of course!
4998