daniela
31-January-2018, 16:54
4903
Trama:
Nei villaggi delle Alpujarras è esploso il grido della ribellione. Stanchi di ingiustizie e umiliazioni, i moriscos si battono contro i cristiani che li hanno costretti alla conversione. È il 1568. Tra i rivoltosi musulmani spicca un ragazzo di quattordici anni dagli occhi incredibilmente azzurri. Il suo nome è Hernando. Nato da un vile atto di brutalità - la madre morisca fu stuprata da un prete cristiano -, il giovane dal sangue misto subisce il rifiuto della sua gente. La rivolta è la sua occasione di riscatto: grazie alla sua generosità e al coraggio, conquista la stima di compagni più o meno potenti. Ma c'è anche chi, mosso dall'invidia, trama contro di lui. E quando nell'inferno degli scontri conosce Fatima, una ragazzina dagli immensi occhi neri a mandorla che porta un neonato in braccio, deve fare di tutto per impedire al patrigno di sottrargliela. Inizia così la lunga storia d'amore tra Fatima ed Hernando, un amore ostacolato da mille traversie e scandito da un continuo perdersi e ritrovarsi. Ma con l'immagine della mamma bambina impressa nella memoria, Hernando continuerà a lottare per il proprio destino e quello del suo popolo. Anche quando si affaccerà nella sua vita la giovane cattolica Isabel...
Commento:
Dopo aver letto La cattedrale del mare, Gli eredi della terra, e La regina scalza, devo dire che La mano di Fatima è forse il libro di Falcones che mi è piaciuto meno.
Attualissimo è il tema principale di questo romanzo, vale a dire lo scontro tra musulmani e cristiani, ma qui tutto incede lentamente, la parte storica e descrittiva prende spesso il sopravvento sull'avventura, l'ambientazione sia storica che geografica è molto complessa e il racconto storico è lungo, tortuoso, a volte sembra quasi infinito. Un po' polpettone, ecco.
Fra la metà del 1500 e l'inizio del 1600 si è consumato in Spagna un terribile scontro religioso che ha portato come conclusione alla deportazione di un popolo che abitava in quelle terre da diversi secoli e che fino allora aveva tranquillamente convissuto con i cristiani. Il tema del confronto-scontro tra Cattolicesimo e Islam è quanto mai attuale e mi ha colpito scoprire che ci sono teorie (fondate su documenti storici) secondo cui nel XVI secolo la comunità di moriscos andalusa fece un tentativo di falsificare alcune reliquie per avvicinare le due Fedi.
Consigliato a chi ama i libri storici e consigliato per l'attualità del tema trattato, lo scontro tra cristiani e musulmani.
"La morte è una lunga attesa".
"Non sapeva se il faqih fosse in grado di capire qual era il suo sogno: educare i suoi figli alla conoscenza delle due culture, nel rispetto e nella tolleranza".
“Che misericordia era mai quella di cui si riempivano tanto la bocca i sacerdoti e i devoti cristiani? Dov’erano mai il perdono e la compassione che predicavano di continuo?”
“Che razza di Dio può permettere che a un bambino vengano spezzate le gambe per qualche elemosina in più?”
Trama:
Nei villaggi delle Alpujarras è esploso il grido della ribellione. Stanchi di ingiustizie e umiliazioni, i moriscos si battono contro i cristiani che li hanno costretti alla conversione. È il 1568. Tra i rivoltosi musulmani spicca un ragazzo di quattordici anni dagli occhi incredibilmente azzurri. Il suo nome è Hernando. Nato da un vile atto di brutalità - la madre morisca fu stuprata da un prete cristiano -, il giovane dal sangue misto subisce il rifiuto della sua gente. La rivolta è la sua occasione di riscatto: grazie alla sua generosità e al coraggio, conquista la stima di compagni più o meno potenti. Ma c'è anche chi, mosso dall'invidia, trama contro di lui. E quando nell'inferno degli scontri conosce Fatima, una ragazzina dagli immensi occhi neri a mandorla che porta un neonato in braccio, deve fare di tutto per impedire al patrigno di sottrargliela. Inizia così la lunga storia d'amore tra Fatima ed Hernando, un amore ostacolato da mille traversie e scandito da un continuo perdersi e ritrovarsi. Ma con l'immagine della mamma bambina impressa nella memoria, Hernando continuerà a lottare per il proprio destino e quello del suo popolo. Anche quando si affaccerà nella sua vita la giovane cattolica Isabel...
Commento:
Dopo aver letto La cattedrale del mare, Gli eredi della terra, e La regina scalza, devo dire che La mano di Fatima è forse il libro di Falcones che mi è piaciuto meno.
Attualissimo è il tema principale di questo romanzo, vale a dire lo scontro tra musulmani e cristiani, ma qui tutto incede lentamente, la parte storica e descrittiva prende spesso il sopravvento sull'avventura, l'ambientazione sia storica che geografica è molto complessa e il racconto storico è lungo, tortuoso, a volte sembra quasi infinito. Un po' polpettone, ecco.
Fra la metà del 1500 e l'inizio del 1600 si è consumato in Spagna un terribile scontro religioso che ha portato come conclusione alla deportazione di un popolo che abitava in quelle terre da diversi secoli e che fino allora aveva tranquillamente convissuto con i cristiani. Il tema del confronto-scontro tra Cattolicesimo e Islam è quanto mai attuale e mi ha colpito scoprire che ci sono teorie (fondate su documenti storici) secondo cui nel XVI secolo la comunità di moriscos andalusa fece un tentativo di falsificare alcune reliquie per avvicinare le due Fedi.
Consigliato a chi ama i libri storici e consigliato per l'attualità del tema trattato, lo scontro tra cristiani e musulmani.
"La morte è una lunga attesa".
"Non sapeva se il faqih fosse in grado di capire qual era il suo sogno: educare i suoi figli alla conoscenza delle due culture, nel rispetto e nella tolleranza".
“Che misericordia era mai quella di cui si riempivano tanto la bocca i sacerdoti e i devoti cristiani? Dov’erano mai il perdono e la compassione che predicavano di continuo?”
“Che razza di Dio può permettere che a un bambino vengano spezzate le gambe per qualche elemosina in più?”