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Visualizza la versione completa : Anna Karenina - Lev Nikolaevič Tolstoj



DarkCoffee
07-October-2017, 13:04
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"Qual è il vero peccato di Anna, quello che non si può perdonare e che la fa consegnare alla vendetta divina? È la sua prorompente vitalità, che cogliamo in lei fin dal primo momento, da quando è appena scesa dal treno di Pietroburgo, il suo bisogno d'amore, che è anche inevitabilmente repressa sensualità; è questo il suo vero, imperdonabile peccato. Una scoperta allusione alla sotterranea presenza nel suo inconscio della propria colpevolezza è il sogno, minaccioso come un incubo che ritorna spesso nel sonno o nelle veglie angosciose, del vecchio contadino che rovista in un sacco borbottando, con l'erre moscia, certe sconnesse parole in francese: Il faut le battre le fer, le broyer, le pétrir [...]. Il ferro che il vecchio contadino vuole battere, frantumare, lavorare, cioè distruggere, è la stessa vitalità, il desiderio sessuale, l'amore colpevole e scandaloso di Anna; e così essa lo sente e lo intende come la colpa che la condanna. Ed è l'immagine minacciosa di quel brutale contadino, conservatasi indelebilmente nella sua memoria, che le riappare davanti e la terrorizza alla vista di quell'altro vecchio contadino, un qualsiasi frenatore, che passa sul marciapiede sotto il suo finestrino curvandosi a controllare qualcosa; ed è quel vecchio a farle improvvisamente comprendere cosa deve fare: distruggere quella vitalità, e cioè distruggere se stessa per espiare la sua colpa." (Dalla Postfazione di Gianlorenzo Pacini)

DarkCoffee
07-October-2017, 14:29
Un classico!
Ho amato Anna dal primo momento che l'ho "vista". L'ho portata come simbolo ed emblema della donna fino a gran parte del libro. Mi dicevo: "sì, lei ha fatto vedere cosa vuol dire essere emancipati. Lei sta combattendo dentro di sé contro tutto e tutti in un epoca così difficile per noi donne."
Ma poi... no! Poi, mi sono arrabbiata con Anna, quasi al punto da odiarla!
Anna, Vronskij, Stiva, Dolly, Kitty e Levin sono stati miei compagni ed amici per metà del 2017. Li ho conosciuti nel loro intimo. Loro mi hanno regalato emozioni, speranze e paragoni con la realtà di tutti i giorni.
Ho amato Levin. Ho amato ed odiato Anna. Ho odiato Vronskij fino alla fine. Ho penato per Dolly. Ho denigrato Kitty.
Ho vissuto dentro la vita di ognuno di loro. Sì, Tolstoj è capace di presentarti dei personaggi che diventano quasi reali.

La frase che mi ha colpito di più? L'incipit: "Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a suo modo."

Ho odiato Anna perchè
Non puoi suicidarti per fare un dispetto all'uomo che ami! Dove è finito il simbolo della donna?!
Il mio personaggio preferito è stato Levin, ma alla fine non doveva
cambiare religione. Perchè lo hai fatto? Perchè non sei rimasto te stesso? Ti sei fatto plagiare come tutti!