kaipirissima
20-July-2017, 12:41
4598
Un film di Sebastian Schipper.
Con Laia Costa, Frederick Lau, Franz Rogowski, Burak Yigit, Max Mauff.
Drammatico, 140 min.
Germania 2015.
Trama
Victoria, una ventenne spagnola che vive da qualche tempo a Berlino, incontra fuori da un locale notturno Sonne e i suoi amici. Sono berlinesi 'veri', così si definiscono e possono mostrarle la città ignota agli stranieri. Victoria li segue divertita fino a quando qualcuno si fa vivo per esigere dal gruppo un credito. Cosa deciderà di fare la ragazza? (Mymovies)
Commento
Costruire un film con un unico piano sequenza che dura più di due ore è una scelta molto coraggiosa che presenta notevoli insidie nel caso in cui:
Il cameramen sia ubriaco e ci presenti spesso delle scene traballanti o scarti da un personaggio all'altro da far venire le vertigini o ci faccia pensare a una partita di ping pong.
Un altro rischio è che la narrazione non scorra, che l'attenzione cali poiché non è possibile tagliere quelle parti che normalmente si eliminerebbero perché non necessarie.
L'impegno assoluto affinché tutto scorra liscio dall'inizio alla fine, tenendo botto per 140 minuti.
Avere un personaggio chiave molto forte, poiché in fondo sarà lui a portarci dentro la storia quasi fosse una ripresa in soggettiva.
In questo film funziona tutto.
Nessun mal di testa, nessuna sbavatura nelle riprese sempre equilibrate pur dovendo gestire più personaggi contemporaneamente.
Le parti di raccordo non necessarie allo sviluppo della trama ma impossibili da tagliare sono sempre gestite con qualche espediente interessante, vuoi l'eliminazione dell'audio, effetti di luce, ecc.
Al di là della sperimentazione va comunque riconosciuto che una narrazione in presa diretta, ci cala nella realtà/quotidianità, facendoci diventare non solo testimoni ma soprattuto spingendoci a immedesimarci nel personaggio quasi che le situazioni che si presentano ci mettessero di fronte agli stessi quesiti.
Con una narrazione di questo tipo, se la noia è scongiurata, allora si empatizza con il personaggio, o meglio, lo si conosce in tutte le sue sfaccettature.
In questa vicenda si presentano vari situazioni alla protagonista e man mano che accadono il nostro rapporto con lei cambia continuamente, un dialogo che non smette mai di essere interessante.
4599
Consigliato? Sì
Questo film è del 2015 ma solo adesso, in estate, esce nelle sale in Italia, solo nei cinema d'essai con i sottotitoli. Come a dire... Chi andrà mai a vederlo?
In questo piano sequenza c'è un momento molto intenso del film, in quanto Victoria ci sorprende con il suo virtuosismo e il ragazzo improvvisamente la guarda con occhi diversi e poi si apre una breccia nel dramma di Victoria... Bello!
https://m.youtube.com/watch?v=af64gA0dXbg
Un film di Sebastian Schipper.
Con Laia Costa, Frederick Lau, Franz Rogowski, Burak Yigit, Max Mauff.
Drammatico, 140 min.
Germania 2015.
Trama
Victoria, una ventenne spagnola che vive da qualche tempo a Berlino, incontra fuori da un locale notturno Sonne e i suoi amici. Sono berlinesi 'veri', così si definiscono e possono mostrarle la città ignota agli stranieri. Victoria li segue divertita fino a quando qualcuno si fa vivo per esigere dal gruppo un credito. Cosa deciderà di fare la ragazza? (Mymovies)
Commento
Costruire un film con un unico piano sequenza che dura più di due ore è una scelta molto coraggiosa che presenta notevoli insidie nel caso in cui:
Il cameramen sia ubriaco e ci presenti spesso delle scene traballanti o scarti da un personaggio all'altro da far venire le vertigini o ci faccia pensare a una partita di ping pong.
Un altro rischio è che la narrazione non scorra, che l'attenzione cali poiché non è possibile tagliere quelle parti che normalmente si eliminerebbero perché non necessarie.
L'impegno assoluto affinché tutto scorra liscio dall'inizio alla fine, tenendo botto per 140 minuti.
Avere un personaggio chiave molto forte, poiché in fondo sarà lui a portarci dentro la storia quasi fosse una ripresa in soggettiva.
In questo film funziona tutto.
Nessun mal di testa, nessuna sbavatura nelle riprese sempre equilibrate pur dovendo gestire più personaggi contemporaneamente.
Le parti di raccordo non necessarie allo sviluppo della trama ma impossibili da tagliare sono sempre gestite con qualche espediente interessante, vuoi l'eliminazione dell'audio, effetti di luce, ecc.
Al di là della sperimentazione va comunque riconosciuto che una narrazione in presa diretta, ci cala nella realtà/quotidianità, facendoci diventare non solo testimoni ma soprattuto spingendoci a immedesimarci nel personaggio quasi che le situazioni che si presentano ci mettessero di fronte agli stessi quesiti.
Con una narrazione di questo tipo, se la noia è scongiurata, allora si empatizza con il personaggio, o meglio, lo si conosce in tutte le sue sfaccettature.
In questa vicenda si presentano vari situazioni alla protagonista e man mano che accadono il nostro rapporto con lei cambia continuamente, un dialogo che non smette mai di essere interessante.
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Consigliato? Sì
Questo film è del 2015 ma solo adesso, in estate, esce nelle sale in Italia, solo nei cinema d'essai con i sottotitoli. Come a dire... Chi andrà mai a vederlo?
In questo piano sequenza c'è un momento molto intenso del film, in quanto Victoria ci sorprende con il suo virtuosismo e il ragazzo improvvisamente la guarda con occhi diversi e poi si apre una breccia nel dramma di Victoria... Bello!
https://m.youtube.com/watch?v=af64gA0dXbg