kaipirissima
30-May-2016, 13:44
4149
Un film di Pedro Almodóvar.
Con Emma Suarèz, Adriana Ugarte, Daniel Grao, Inma Cuesta, Darío Grandinetti.
Titolo originale, Silencio.
Ispirato a tre racconti di Alice Munro
Drammatico, 99 min.
Spagna 2016
Trama:
Julieta. Una donna, una figlia, un'amante, una madre, una donna, un'amante, una madre, una compagna... questa è Julieta.
La storia di Julieta raccontata in una lettera alla figlia lontana. Una lettera per fare i conti con il passato, il presente e forse il futuro.
Una storia semplice, raccontata con eleganza e stile.
Il film si regge sulla mano di Almodòvar, la composizione delle scene, la scelta dei colori come fraseggio non solo scenografico ma parte di una sceneggiatura non scritta. C'è la mano dell'artista che non scade mai nella fiction tv, nel banale.
Non ci sono situazioni surreali, non ci sono colpi di scena. C'è la vita dietro al cui dito non ci si può nascondere a lungo.
C'è il dolore che si veste di assenza, di silenzio, di sensi di colpa.
Il titolo originale del film è Silenzio, che veste bene l'atmosfera emotiva esistenziale del film.
Il titolo italiano, Julieta, mette in luce la storia di una donna da cui si intrecciano altre storie, altre donne. Questo mi fa pensare che chi sceglie di tradurre e cambiare i titoli originali ritiene che il pubblico italiano sia un po' superficiale, in grado di cogliere solo ciò che appare in primo piano, senza rendersi conto che il "soggetto" è fuso nel paesaggio.
Silenzio a me piace di più, perché non essendo immediato ti spinge a chiederti il perché di quel titolo e andando alla ricerca del suo significato, applicandolo ai vari personaggi, il film si arricchisce sempre più, la vita si arricchisce.
Un bel film.
Consigliato? Sì.
Un film di Pedro Almodóvar.
Con Emma Suarèz, Adriana Ugarte, Daniel Grao, Inma Cuesta, Darío Grandinetti.
Titolo originale, Silencio.
Ispirato a tre racconti di Alice Munro
Drammatico, 99 min.
Spagna 2016
Trama:
Julieta. Una donna, una figlia, un'amante, una madre, una donna, un'amante, una madre, una compagna... questa è Julieta.
La storia di Julieta raccontata in una lettera alla figlia lontana. Una lettera per fare i conti con il passato, il presente e forse il futuro.
Una storia semplice, raccontata con eleganza e stile.
Il film si regge sulla mano di Almodòvar, la composizione delle scene, la scelta dei colori come fraseggio non solo scenografico ma parte di una sceneggiatura non scritta. C'è la mano dell'artista che non scade mai nella fiction tv, nel banale.
Non ci sono situazioni surreali, non ci sono colpi di scena. C'è la vita dietro al cui dito non ci si può nascondere a lungo.
C'è il dolore che si veste di assenza, di silenzio, di sensi di colpa.
Il titolo originale del film è Silenzio, che veste bene l'atmosfera emotiva esistenziale del film.
Il titolo italiano, Julieta, mette in luce la storia di una donna da cui si intrecciano altre storie, altre donne. Questo mi fa pensare che chi sceglie di tradurre e cambiare i titoli originali ritiene che il pubblico italiano sia un po' superficiale, in grado di cogliere solo ciò che appare in primo piano, senza rendersi conto che il "soggetto" è fuso nel paesaggio.
Silenzio a me piace di più, perché non essendo immediato ti spinge a chiederti il perché di quel titolo e andando alla ricerca del suo significato, applicandolo ai vari personaggi, il film si arricchisce sempre più, la vita si arricchisce.
Un bel film.
Consigliato? Sì.