PDA

Visualizza la versione completa : Qual è l'ultimo saggio che avete letto?



Brown
15-November-2011, 11:36
Allora, cosa avete letto di recente? (E' gradito un commento...) ;)

Sir Galahad
15-November-2011, 19:07
Uno degli ultimi saggi, questa volta propostomi da Silvia77, è "I greci e l'irrazionale", di Eric Dodds. Le avevo chiesto un consiglio su di un saggio che parlasse della "corporeità", del concetto di "corpo" nell'antica Grecia e Silvia mi ha indicato questo testo.
In realtà, devo dire che mi sono trovato a che fare con un saggio che trascende il concetto di "corpo"; o, meglio, inserisce questo concetto nel più vasto studio della civiltà greca e delle sue origini, con i legami (a volte impensabili) con il mondo etereo e onirico . Il corpo come espressione fisica è preceduto dall'idea di corpo. La civiltà greca e il filo-ellenismo devono fare i conti con un mondo sopra-sensibile (starei per dire non razionale) che muove gli attori e il pensiero greci. Così, lo "schema di civiltà" greco è in buona parte irrazionale e il sogno è un impulso alla comprensione di questa cultura. E si scopre che il presunto razionalismo si trova di fronte ad ostacoli storici impensabili.Come se il mondo greco, nelle sue indagini razionali, si sia fermato all'improvviso, forse restìo a sondare l'insondabile. Dice Dodds:
Anche oggi, in epoca razionalistica, assistiamo ad una ritrosìa dell'Umanità di fronte alla prospettiva di una società più aperta. Perchè? E cosa può fare un semplice professore di Greco, si chiede Dodds?
"Una cosa può fare: può ricordare ai propri lettori che già una volta nella storia un popolo civile cavalcò fino a raggiungere l'ostacolo, se lo trovò davanti e non saltò. E può invitarli a riflettere su tutte le circostanze di quel rifiuto"
.............................

In sostanza un ottimo libro. Difficile, però. Ma che ha il merito di farci riconsiderare tanti nostri pensieri su uno dei popoli più grandi che l'Umanità abbia mai espresso.
I capitoli:

Apologia di Agamennone
Dalla civiltà di vergogna alla civiltà di colpa
I divini doni della pazzìa
Schema onirico e schema di civiltà
Gli sciamani greci e le origini del puritanesimo
Razionalismo e reazione nell'età classica
Platone, l'anima irrazionale e il conglomerato ereditario
Il timore della libertà
Appendici: Il menadismo; La teurgia.

murialdog
15-November-2011, 22:52
Sto leggendo "Elogio del dubbio" di Peter Berger ed Anton Zijderverld (Il Mulino, I4 euro), libretto godibilissimo che elogia il dubbio virtuoso, in quest'epoca di grande pluralismo culturale , ironico e capace di sorreggere la fiducia nei nostri valori senza esporla alla tentazione del fondamentalismo, che sospetta un nemico in chiunque la pensi diversamente. Un delicato esercizio di intelligenza e misura, alla ricerca di un equilibrio difficile ma tutt'altro che impossibile: coltivare le proprie convinzioni senza stringersi così tenacemente ad esse da diventare fanatici.

galloway
15-November-2011, 23:01
"Da Freud a Dio" di Valerio Albisetti, Edizioni Paoline, 1993

Un libro che avevo in biblioteca ma non avevo mai letto perché era finito dietro una pila di altri libri e lì era rimasto per più di venti anni. Un coraggioso diario-confessione di uno psicoanalista e psicoterapeuta. Un libro che scava in profondità con un candore ed una sincerità sconvolgente. Un'avventura esistenziale dell'autore che lo stesso comunica al lettore e lo coinvolge. Lo consiglio a chi non si stanca di leggersi dentro ...

annaV
15-November-2011, 23:02
Non so se può definirsi propriamente un saggio, ma "Una stanza tutta per sè" di Virginia Woolf è l'ultimo che ho letto. Quello che doveva essere un saggio sulla donna e il romanzo, nella mani di una donna di rara intelligenza quale la Woolf,, diventa uno scritto sull'impossibilità delle donne di un tempo di fare letteratura. Ho letto da poco questo prezioso libro e devo dire che la prefazione di Natalia Aspesi è all'altezza del saggio. La Aspesi comincia così"La mia è stata forse l’ultima generazione che si è sentita dire da maschi orgogliosi di non essere femmine, “ma c’è mai stato uno Shakespeare, un Galileo, un Michelangelo donna?”. Non si sapeva cosa rispondere, come difenderci, perché ignoravamo quel luminoso libriccino che è Una stanza tutta per sé che pure esisteva, almeno in inglese, dal 1929..." La Woolf ci mostra come per una donna fosse impossibile, a causa dei retaggi culturali, intraprendere la strada della letteratura e lo fa inventando una sorella di Shakespeare con uguale talento che volendo intraprendere la strada del fratello, essendo donna finisce con l'essere violata e spinta al suicidio. Inoltre ci mostra come le donne, non potendo possedere denaro proprio, fossero "schiave" degli uomini della famiglia e costrette a essere relegate nei ruoli stabiliti, chi osava ribellarsi finiva male. C'è una frase emblematica che spiega ed esprime pienamente il dolore di una donna con talento letterario « Chi mai potrà misurare il fervore e la violenza del cuore di un poeta quando rimane preso e intrappolato in un corpo di donna? »
Un libro da leggere assolutamente. Aggiungo una cosa:quando l'ho terminato l'ho accarezzato con dolcezza come qualcosa di caro e prezioso!:oops:

Tregenda
16-November-2011, 21:59
L'errore di Cartesio di Antonio R. Damasio, neurologo con una dote più unica che rara: la chiarezza. Un punto di vista neurobiologico sull'inconsistenza della separazione cartesiana anima/corpo, emozione/intelletto, sintetizzabile in questo frammento:
"L'anima respira attraverso il corpo, e la sofferenza, che muova dalla pelle o da un'immagine mentale, avviene nella carne."
La strettissima compenetrazione anima-corpo, fusi in un unicum indivisibile, dimostrata sulla base di osservazioni anatomico-funzionali e casi clinici, come quello, stupefacente, di Phineas Gage.
Un saggio importante, al quale sono arrivata grazie ad un altro libro che conservo sotto una campana di vetro sullo scaffale dei fondamentali: Il cervello anarchico, dello straordinario pneumologo Enzo Soresi.