kaipirissima
28-March-2016, 13:05
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Un film di Lenny Abrahamson.
Con Brie Larson, Megan Park, William H. Macy, Jacob Tremblay, Joan Allen.
Titolo originale Room.
Tratto dal romanzo di Emma Donoghue, Stanza, letto, armadio, specchio, 2010.
Sceneggiatura: Emma Donoghue
Drammatico,118 min.
Irlanda 2015.
Prologo.
Una ragazzina di diciassette anni viene rapita e sequestrata per sette anni da un maniaco.
La ragazzina cresce nella stanza-prigione. Old Nick, il suo carceriere, la va a trovare e lei rimane incinta. Il bambino nascerà e crescerà nella stessa stanza.
La storia
Jack vive nella stanza-mondo, per lui non esiste altro. La sua Ma' per proteggerlo ha creato un spazio vitale, reale e assoluto in cui il bambino non conosce la sua prigionia.
Il suo mondo è una stanza, e ogni mattina Jack la saluta, ciao letto, ciao armadio, ciao specchio...
Ma' lo cura, lo educa, lo protegge, lo chiude nell'armadio quando il Vecchio Nick la viene a trovare.
Jack compie cinque anni, il vecchio Nick entra in contatto con il bambino. Ma' deve proteggerlo e organizza un piano di fuga.
Liberi.
Jack si trova catapultato in un mondo infinito, abitato da case, strade, macchine, persone. È smarrito ma Mamma è con lui, a proteggerlo.
Quando Ma' ritorna libera, il peso del suo tragico destino le cade addosso tutto d'un tratto. Non deve farsi più forza per proteggere il suo bambino, quella forza che l'aveva tenuta in vita, e crolla.
La vicenda nel libro è raccontata dal punto di vista di Jack, ed è stata ispirata dalla storia del piccolo Felix del Caso Fritzl.
Una storia dolce, una storia d'amore e d'innocenza.
La prima cosa da rilevare è l'assoluta bravura di Jacob Tremblay nella parte di Jack, in grado di dare al suo personaggio uno spessore emotivo straordinario.
Non era candidato agli Oscar, altrimenti Leonardo di Caprio si sarebbe visto portare via l'Oscar anche questa volta. Ma non sarebbe stato un furto ma il riconoscimento di una grande interpretazione.
Non a caso Brie Larson, l'attrice che interpreta la mamma di Jack, ha vinto l'Oscar come attrice protagonista.
Il film ruota attorno a questi due personaggi che sono stati premiati dalla critica.
E il film è questo, la storia di due persone che si aggrappano una all'altra per trovare la forza, l'amore, la protezione da un mondo pieno di insidie ma anche di bene.
Non è la storia di un Maniaco, né la storia di un sequestro, è una storia d'amore, pura, commovente, forte e bellissima.
La sceneggiatura è stata scritta dalla stessa autrice del libro. Una scelta intelligente del regista Jacob Tremblay. Grazie a lei, il senso del libro e della storia non sono stati snaturati per ottenere effetti speciali.
Il film infatti è costato pochissimo rispetto alle altre produzioni.
E come sempre, se c'è una storia che parla al nostro cuore, se c'è passione in chi lavora con onestà senza trucchi, il capolavoro è dietro l'angolo e si merita un applauso ancora più grande.
Consigliato? Of course.
Candidature e premi Oscar 2016.
Miglior film.
Migliore attrice, Brie Larson (vinto)
Migliore regia, Lenny Abrahamson
Migliore sceneggiatura non originale, Emma Donoghu
Un film di Lenny Abrahamson.
Con Brie Larson, Megan Park, William H. Macy, Jacob Tremblay, Joan Allen.
Titolo originale Room.
Tratto dal romanzo di Emma Donoghue, Stanza, letto, armadio, specchio, 2010.
Sceneggiatura: Emma Donoghue
Drammatico,118 min.
Irlanda 2015.
Prologo.
Una ragazzina di diciassette anni viene rapita e sequestrata per sette anni da un maniaco.
La ragazzina cresce nella stanza-prigione. Old Nick, il suo carceriere, la va a trovare e lei rimane incinta. Il bambino nascerà e crescerà nella stessa stanza.
La storia
Jack vive nella stanza-mondo, per lui non esiste altro. La sua Ma' per proteggerlo ha creato un spazio vitale, reale e assoluto in cui il bambino non conosce la sua prigionia.
Il suo mondo è una stanza, e ogni mattina Jack la saluta, ciao letto, ciao armadio, ciao specchio...
Ma' lo cura, lo educa, lo protegge, lo chiude nell'armadio quando il Vecchio Nick la viene a trovare.
Jack compie cinque anni, il vecchio Nick entra in contatto con il bambino. Ma' deve proteggerlo e organizza un piano di fuga.
Liberi.
Jack si trova catapultato in un mondo infinito, abitato da case, strade, macchine, persone. È smarrito ma Mamma è con lui, a proteggerlo.
Quando Ma' ritorna libera, il peso del suo tragico destino le cade addosso tutto d'un tratto. Non deve farsi più forza per proteggere il suo bambino, quella forza che l'aveva tenuta in vita, e crolla.
La vicenda nel libro è raccontata dal punto di vista di Jack, ed è stata ispirata dalla storia del piccolo Felix del Caso Fritzl.
Una storia dolce, una storia d'amore e d'innocenza.
La prima cosa da rilevare è l'assoluta bravura di Jacob Tremblay nella parte di Jack, in grado di dare al suo personaggio uno spessore emotivo straordinario.
Non era candidato agli Oscar, altrimenti Leonardo di Caprio si sarebbe visto portare via l'Oscar anche questa volta. Ma non sarebbe stato un furto ma il riconoscimento di una grande interpretazione.
Non a caso Brie Larson, l'attrice che interpreta la mamma di Jack, ha vinto l'Oscar come attrice protagonista.
Il film ruota attorno a questi due personaggi che sono stati premiati dalla critica.
E il film è questo, la storia di due persone che si aggrappano una all'altra per trovare la forza, l'amore, la protezione da un mondo pieno di insidie ma anche di bene.
Non è la storia di un Maniaco, né la storia di un sequestro, è una storia d'amore, pura, commovente, forte e bellissima.
La sceneggiatura è stata scritta dalla stessa autrice del libro. Una scelta intelligente del regista Jacob Tremblay. Grazie a lei, il senso del libro e della storia non sono stati snaturati per ottenere effetti speciali.
Il film infatti è costato pochissimo rispetto alle altre produzioni.
E come sempre, se c'è una storia che parla al nostro cuore, se c'è passione in chi lavora con onestà senza trucchi, il capolavoro è dietro l'angolo e si merita un applauso ancora più grande.
Consigliato? Of course.
Candidature e premi Oscar 2016.
Miglior film.
Migliore attrice, Brie Larson (vinto)
Migliore regia, Lenny Abrahamson
Migliore sceneggiatura non originale, Emma Donoghu