Enribello
05-February-2016, 15:39
http://www.neripozza.it/_files/libri/copertine/sinfonia_leningrado_01.jpg
Racconta la vita dei musicisti, del Conservatorio e soprattutto dell’Orchestra radiofonica di Leningrado, mentre la città moriva letteralmente di fame e di bombe durante l’assedio tedesco (Leningrado fu stretta in una morsa dall’8 settembre 1941 al 18 gennaio 1944: ufficialmente sono stati stimati 1.250.000 tra morti e dispersi, tra civili e militari sovietici). Si tratta di un romanzo, ma gran parte dei personaggi sono storici e lo è la situazione. E, soprattutto, è storica quell’esecuzione della Sinfonia n. 7 in do maggiore che Shostakovich scrisse in gran parte durante i primi mesi d’assedio della città, nel 1941. E che fu poi eseguita il 9 agosto 1942, quando il compositore aveva ormai da tempo lasciato la città, nella Sala della Filarmonica, da Karla Il’ic Eliasberg e da parte di un’orchestra allo stremo dalla fame e dal freddo.Trasmessa alla radio servi’ non soltanto a dare coraggio e speranza ai combattenti e ai cittadini stremati,ma anche a dare un segnale al mondo che la martoriata Leningrado non aveva nessuna intenzione di arrendersi proprio come era avvenuuto contro la Grand Arme’e di Napoleone.E alla storia del compositore si mescolano quelle dei loro familiari dei loro amici e dei cittadini di leningrado stravolti dalla guerra ognuno con le proprie paure le proprie ansie e le proprie gioie.
Dal web
Due passaggi mi hanno colpito....la descrizione del cuore straziato di Nikolaj Nikolaev, primo violinista dell’orchestra, quando mette la figlia Sofia sul treno dei bambini che devono essere evacuati....e quando impedisce alla cognata di barattare il prezioso violoncello della sua bambina per una scatola di conserva .Non e' una lettura leggera...la narrazione scorre lenta, a volte persino troppo...
pero' un libro di grande delicatezza e di grande intensità. Un omaggio universale alla musica, alla sua forza, alla sua necessità.
Racconta la vita dei musicisti, del Conservatorio e soprattutto dell’Orchestra radiofonica di Leningrado, mentre la città moriva letteralmente di fame e di bombe durante l’assedio tedesco (Leningrado fu stretta in una morsa dall’8 settembre 1941 al 18 gennaio 1944: ufficialmente sono stati stimati 1.250.000 tra morti e dispersi, tra civili e militari sovietici). Si tratta di un romanzo, ma gran parte dei personaggi sono storici e lo è la situazione. E, soprattutto, è storica quell’esecuzione della Sinfonia n. 7 in do maggiore che Shostakovich scrisse in gran parte durante i primi mesi d’assedio della città, nel 1941. E che fu poi eseguita il 9 agosto 1942, quando il compositore aveva ormai da tempo lasciato la città, nella Sala della Filarmonica, da Karla Il’ic Eliasberg e da parte di un’orchestra allo stremo dalla fame e dal freddo.Trasmessa alla radio servi’ non soltanto a dare coraggio e speranza ai combattenti e ai cittadini stremati,ma anche a dare un segnale al mondo che la martoriata Leningrado non aveva nessuna intenzione di arrendersi proprio come era avvenuuto contro la Grand Arme’e di Napoleone.E alla storia del compositore si mescolano quelle dei loro familiari dei loro amici e dei cittadini di leningrado stravolti dalla guerra ognuno con le proprie paure le proprie ansie e le proprie gioie.
Dal web
Due passaggi mi hanno colpito....la descrizione del cuore straziato di Nikolaj Nikolaev, primo violinista dell’orchestra, quando mette la figlia Sofia sul treno dei bambini che devono essere evacuati....e quando impedisce alla cognata di barattare il prezioso violoncello della sua bambina per una scatola di conserva .Non e' una lettura leggera...la narrazione scorre lenta, a volte persino troppo...
pero' un libro di grande delicatezza e di grande intensità. Un omaggio universale alla musica, alla sua forza, alla sua necessità.