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Visualizza la versione completa : L'animale morente - Philip Roth



Enribello
31-January-2016, 11:08
http://www.einaudi.it/media/img/978880616355MED.jpg

Da trent'anni, da quando la rivoluzione sessuale ha bussato alla sua porta, il professor David Kepesh tiene fede al suo giuramento: non avere mai una relazione stabile con una donna. Ma un giorno, nell'aula del suo corso di critica letteraria all'università, entra Consuela Castillo, ventiquattrenne di una bellezza conturbante, una ragazza cubana alta e affascinante che scatena il desiderio e la gelosia del maturo professore.

Dal web

Il titolo e’ tratto da una poesia di Yeats che l’autore cita alla fine di questo romanzo breve(113 pagine)

…”Consumami il cuore;malato di desiderio/e avvinto a un animale morente/che non sa cos’è”

Parlare di questo libro non e’ facilissimo…la morte, tradizionale compagna dell’eros ( eros e thanatos)... il senso della vita,la bellezza,il tempo che passa…. tutto diventa inevitabilmente un intreccio…e poi il sesso,il desiderio… sono queste le cose che fanno sentire vivi i due protagonisti.
P.Roth scava nei meandri del cervello(maschile) umano raccontando una passione carnale come espressione dell’attaccamento alla vita… e lo fa con assoluta onesta’ e senza falsi pudori.mettendo in gioco Dostoevskij,Kafka,la pittura ,la musica classica…

"L'unica ossessione che vogliono tutti: l'"amore". Cosa crede, la gente, che basti innamorarsi per sentirsi completi? La platonica unione delle anime? Io la penso diversamente. Io credo che tu sia completo prima di cominciare. E l'amore ti spezza. Tu sei intero, e poi ti apri in due."

"Tutti hanno qualcosa davanti a cui si sentono disarmati, e io ho la bellezza. La vedo e mi acceca, impedendomi di scorgere ogni altra cosa."

Su queste due frasi del libro si potrebbero aprire altrettante discussioni...anche se a me
ha fatto riflettere molto questa

"Il sesso non è semplice frizione e divertimento superficiale. Il sesso è anche la vendetta sulla morte".

Mi ha ricordato un po’ le critiche che ricevette Picasso nei suoi ultimi dipinti,quando ormai molto anziano,era ossessionato da giovani corpi femminili.
Tornando al libro…posso dire che il finale se da una parte chiude la vicenda dall’altra lascia a noi lettori tante finestre aperte su cui ci spinge a riflettere.

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