Visualizza la versione completa : Ricordi di viaggio
Rosy
14-November-2011, 19:13
Avete qualche ricordo di viaggio da raccontare?
Non è necessario che provenga dall'Australia o dalla Polinesia; basta anche da un paesino della Toscana, o dalle Dolomiti, o dalla Francia.
Un episodio, una persona particolare, un momento felice o triste: qualcosa, insomma , che vi abbia lasciato un segno.
Io ne ho ; avendo viaggiato abbastanza, in questi ultimi anni, ho accumulato ricordi.
Ne racconterò uno ogni tanto, per chi lo vuole leggere.
Ma spero di leggerne altri.
Ciao
Rosy:-P:-P
Rosy
15-November-2011, 23:05
Questa poesia non è scritta su alcuna antologia, non so neppure se rispetti le
regole della metrica, che ho dimenticato...
qualche anno fa, in Turchia,
camminavo con lo zaino in spalla per i paesi della Cappadocia; è bello andare a
piedi, perchè si osserva il mondo con calma , si parla con le persone, si "vive"
l'atmosfera del luogo.
Ci siamo fermati a guardare un negozio polveroso e
dimenticato di "robivecchi". Era gestito da un uomo di età indefinibile, che- ci
ha confidato- scriveva poesie!!
Me ne ha regalate alcune, che ho tradotto dal
francese ( il mio è scolastico!).
Vi posto la mia preferita.
Al di là del
suo valore letterario, mi sembra una bella poesia d'amore.
DOV'ERI?
Dov'eri tu, dov'eri, mia
amata,
mentre ti cercavo nelle taverne,
alla luce delle
candele,
all'ombra dei bicchieri...
Mentre ti cercavo sorseggiando il
mio vino,
nella malinconia delle tombe
nelle volute della mia
sigaretta
nelle luci smorzate della notte
dov'eri tu, mia amata,
dov'eri
quando ti cercavo nella palma della mia mano
nel silenzio delle
tue labbra
nell'angolo del mio cuore
dov'eri tu, dov'eri, mia
amata?
CRAZY ALI (Ortahisar -TURKEY)
CAPPADOCIA: Love Valley
http://s7.postimage.org/7wdq4cdiz/HPIM1806.jpg (http://postimage.org/)
ROSE VALLEY:
http://s9.postimage.org/3qugilf0v/HPIM0195.jpg (http://postimage.org/)
Rosy
26-November-2011, 22:06
Prima di proseguire , vorrei dire che questi ricordi di viaggio altro non sono che un pretesto per...parlare di viaggi.
Sul forum defunto avevo scritto tante cronache dei miei viaggi vicini e lontani, ma sono andate perdute. Tranne la mia più amata, che racconta il TIBET.
La riposterò, con calma. Ora mi ..trasferirei in Nepal. ciao
Rosy
Rosy
26-November-2011, 22:21
Per ogni camminatore degno di tale nome, il Nepal ha sempre rappresentato il “grande sogno”..
Parlate con chiunque pratichi il trekking con serietà e continuità, e vi dirà che sogna di camminare in una di quelle valli sperdute,di salire su quei monti in un silenzio quasi sacro, da non infrangere con alcun suono…
Anch’io facevo parte della schiera dei sognatori; avevo in mente qualcosa di mitico, inenarrabile.
Ho avuto la fortuna di realizzare, in età matura, questo sogno non solo una, ma due volte!
La prima volta nel 2004- trekking dell’Annapurna- ed è quella che ricordo con infinita nostalgia…
La seconda nel 2005, in luoghi ancora più belli, la mitica valle del KUMBU, che porta verso l’Everest, ma dove le emozioni forti…erano già state vissute. Perciò non erano più una novità.
Il ricordo che vorrei raccontare si riferisce al primo viaggio.
Novembre 2004.
Il trek era molto faticoso; intere giornate di cammino , a quote che da noi sembrerebbero impossibili senza rantolare dalla fatica. E dall’altitudine.
Meno male che i portatori ci alleviavano almeno dal peso delle grosse sacche con i nostri bagagli…
La giornata più pesante era costituita da 8 ore di marcia , quasi sempre su scalini!
http://s10.postimage.org/it7k8iftl/HPIM0461.jpg (http://postimage.org/)
Interminabili scalinate in pietra, con gradini alti, fino ad un piccolo villaggio a quota 3000 ed oltre, Ghorapani. Da lì avremmo goduto la migliore vista possibile sull’Annapurna, all’alba del giorno dopo.
http://s8.postimage.org/d2swyptrp/HPIM0469.jpg (http://postimage.org/) ( in questa foto si intravvede già l'Annapurna).
cont.
Rosy
26-November-2011, 22:30
La sera, quando siamo arrivati, sfiniti, imbruniva. Una nebbiolina sottile si impigliava nelle casette azzurre in legno, che avrebbero costituito il nostro rifugio per la notte.
Gli scalini –li abbiamo contati- erano 3.300!
Il lodge era, come sempre , spartano ed essenziale; niente luce, solo una stufa a legna accesa nella sala comune.
http://s12.postimage.org/xd26djlbh/HPIM0515.jpg (http://postimage.org/) ( arrivo a Ghorapani)
Stanze- cubicoli- al gelo. Un po’ d’acqua ghiacciata per lavarsi i denti, e basta.
Dopo una cena frugale, consumata intorno al fuoco, con un gruppo di guide nepalesi di passaggio, si aspettava( temporeggiando) il momento di andare a rintanarci nel sacco a pelo , al freddo.
Il giorno dopo la sveglia sarebbe stata alle 3! Per vedere l’ Annapurna, ogni sacrificio non sembrava troppo…
Ad un certo punto , una guida nepalese ci domandò in inglese di cantare per loro i nostri canti popolari. Qualcuno, già con gli occhi lucidi, intonò la canzone genovese per eccellenza, “Ma se ghe pensu”,: un inno alla nostalgia.
E tutti dietro a cantare, anche gli stonati, anche i cinici, con l’emozione alla gola…
Poi fu il loro turno. Canzoni bellissime, alcune allegre, ma molte erano nenie di contenuto triste.
Al buio, davanti ai soli bagliori del fuoco, i canti fluivano, a turno.
Infine ci chiesero di cantare l’inno nazionale italiano.
Tutti in piedi, con la mano sul cuore, qualcuno intonò:
Fratelli d’Italia, l’Italia s’è desta….
Poi cantarono il loro inno.
Un’emozione mai provata prima, né dopo. Senza conoscere le rispettive lingue, eravamo uniti.
Lontani migliaia e migliaia di chilometri dalle nostre case, in una notte buia, in cima ad una montagna, quelle parole avevano un significato diverso, più profondo.
Non ho dimenticato mai quell’emozione.
Quando ricordiamo il nostro viaggio, quel momento è quasi il suo simbolo, quello che lo rappresenta.
Questo è l'Annapurna, visto la mattina dopo all'alba: uno spettacolo da togliere il respiro.
Rosy
http://s10.postimage.org/xr3id55eh/HPIM0553.jpg (http://postimage.org/)
Sir Galahad
14-December-2011, 21:08
Belle foto,Rosy. Sai, ho salvato quella dell'Annapurma (per carità, non che le altre non siano altrettanto belle) e - per un bel po' - farà da sfondo al mio pc nuovo di zecca
Ciao e grazie di tutte queste foto e ricordi, di cui ci fai partecipi
Carlo
kaipirissima
15-December-2011, 17:19
pensa che queste foto le avevo già salvate!
e anche una di Procida che ho rivisto da qualche parte nuovamente!
Rosy
26-December-2011, 20:11
Una notizia ANSA di alcune settimane fa mi ha colpita in modo particolare.
La riporto qui.
"Padre Paolo dall'Oglio, monaco italiano, da 30 anni in Siria, fondatore della comunità monastica di Mar Musa e da mesi impegnato negli sforzi di riconciliazione interna, deve essere espulso dal Paese. Lo hanno deciso le autorità di Damasco.
Nei mesi scorsi, padre Paolo, dai primi anni '80 in Siria e autore della rinascita dell'antico monastero di San Mosé l'Abissino, si era fatto promotore di un tentativo di mediazione nella difficile situazione nel Paese scosso da otto mesi e mezzo da proteste anti-regime e dalla conseguente repressione. Nel suo testo, proponeva l'approdo a un sistema politico democratico basato sul consenso tra le varie comunità confessionali, etniche, ideologiche e sociali della Siria."
Io ho avuto la fortuna di conoscere questo straordinario personaggio, nel mio secondo viaggio in Siria, allora non insanguinata dai disordini e ricca di bellezze inimmaginabili!
E mi piacerebbe raccontare l'incontro, a chi vuole leggermi.E mostrare qualche fotografia...
E' un GRANDE ricordo di viaggio.
a dopo , ciao
PADRE PAOLO DALL'OGLIO.
536
Rosy
Rosy
31-December-2011, 15:42
Padre Paolo Dall'Oglio è un Gesuita romano, che dopo essersi laureato in lingua araba ed in teologia, scoprì per caso un vecchio monastero quasi diroccato, nel deserto siriaco.
La costruzione si trova vicino a Nabeck, 80 km a nord di Damasco.
Il monastero, che si chiama San Mosè L'Abissino -in arabo Mar Musa el Habashi , è quello in cui padre Paolo ha realizzato il suo sogno: dopo un lento lavoro di restauro ( che continua tuttora), è diventato una comunità monastica autonoma, maschile e femminile,dedita all'accoglienza ed al dialogo interreligioso.
Chiunque arrivi è accolto con gioia, dissetato, sfamato; può fermarsi a riflettere in una delle celle affacciate sul deserto; può trovare dialogo ed amicizia.
Durante il nostro viaggio da Damasco verso Aleppo, quando abbiamo visto il cartello indicatore ci siamo incuriositi.
La nostra guida ci ha proposto una visita: gli italiani sono particolarmente graditi da Padre Paolo!
http://s7.postimage.org/ca00nvwij/HPIM1848.jpg (http://postimage.org/image/mk2fn4mdz/full/)
Lassù, su una montagna arida e pietrosa, stava appollaiato il convento.
Per arrivarci, una scala lunghissima, sotto il sole a picco.
Ma valeva la pena arrivare a destinazione....
http://s14.postimage.org/ny7wauuj5/HPIM1853.jpg (http://postimage.org/image/qsb1oawp9/full/)
Rosy
02-January-2012, 22:32
Il convento si presenta a noi in tutta la sua imponenza, ma nello stesso tempo è semplice, essenziale. Sotto il tendone bianco, un formicolare di persone e lingue di ogni provenienza....
http://s14.postimage.org/6nn3aeuk1/Siria_1_aprile_07_299.jpg (http://postimage.org/image/e3mcw7i99/full/) Entriamo un pò titubanti e ci troviamo circondati da una folla: giovani, meno giovani, che ci offrono sorridendo- non importa se la lingua diversa ci divide!- pasticcini arabi dolcissimi ed un thè bollente e corroborante, come solo là si beve.
http://s14.postimage.org/3zy56yuy9/Siria_1_aprile_07_276.jpg (http://postimage.org/image/n51egq9m5/full/)
Rosy
02-January-2012, 22:46
Ma noi aspettiamo di conoscere il "personaggio": Padre Paolo, che arriva, imponente nella sua alta statura ( e buona stazza)e ci fa mille feste, come amici ritrovati.
-Italiani? da dove venite?
E i discorsi si accavallano.
http://s9.postimage.org/7bixskyfj/Siria_1_aprile_07_286.jpg (http://postimage.org/image/xju2hyiiz/full/) Ci porta, dopo averci rifocillati, a visitare il suo "fiore all'occhiello", la sua perla: la cappella che ha restaurato ( e fatto restaurare ) negli anni.
Nonostante gli affreschi siano spesso incompleti, il fascino del luogo è grande...
http://s18.postimage.org/vhgg3oyft/Siria_1_aprile_07_287.jpg (http://postimage.org/image/cp4l0421h/full/)
Rosy
03-January-2012, 22:17
http://s10.postimage.org/8l7kg435l/139_Altare.jpg (http://postimage.org/image/ukdz3bjzp/full/)
un particolare...
http://s15.postimage.org/3qasok0uj/Siria_1_aprile_07_283.jpg (http://postimage.org/image/4326uqj47/full/)
Rosy
03-January-2012, 22:50
Ma il momento più importante della giornata è l'incontro con Padre Paolo.
In cappella, seduto su un tappeto , con tutti noi intorno, cerca di spiegarci qual era il suo ideale, quando si è lanciato in quella folle impresa.
Una comunità , dove sia possibile il dialogo fra religioni, e soprattutto una pacifica CONVIVENZA fra cristiani e musulmani.
E negli anni ha dimostrato a tal punto che questa convivenza sia possibile, da meritare il premio per il Dialogo tre le Culture.
Nel suo convento vivono uomini e donne di vari paesi e di differenti fedi, che mettono in pratica i suoi insegnamenti attraverso il dialogo e lo scambio .
Padre Paolo è così infervorato nel suo racconto, che il tempo passa , senza che nessuno osi muovere un dito...
Certamente una grande personalità; una sconfinata cultura, e tanta voglia di mettersi in gioco, anche se in un contesto spesso ostile- ed in questi giorni ne ha le prove concrete!
Infine , assistiamo alla Messa da lui officiata, in quel suggestivo angolo sotto gli affreschi.
Non è la prima volta che seguiamo la Santa Messa in arabo, ma tutti, anche i "tiepidi", sono incantati da quell'atmosfera quasi irreale e si lasciano portare dai suoni sconosciuti , il cui significato intuiamo soltanto....
Poi, è ora di ripartire.
E' già passato un pomeriggio? Ore straordinarie.
Una persona indimenticabile...
Ci affacciamo, uscendo da Mar Musa, sul deserto sottostante: arido, con tutte le tonalità di ocra e grigio.
http://s17.postimage.org/e8oa0e1jz/HPIM1860.jpg (http://postimage.org/image/iht02k4t7/full/)
Pare impossibile che in quel luogo remoto,che sembrerebbe dimenticato da Dio ( ma non lo è!! anzi..)esista questo piccolo Eden, che basta a sè stesso; dove chiunque arrivi si trova a suo agio, e dimentica che lontano, ma veramente lontano...c'è il mondo.
Il nostro mondo di tutti i giorni.
( Siria, 1 aprile 2007)
Rosy
Gli allegri papaveri che ci accolgono prima della salita verso Mar Musa....
http://s16.postimage.org/7671sh6j9/126_Papaveri.jpg (http://postimage.org/image/lpe6tvzo1/full/) fine.
Rosy
06-January-2012, 21:35
P.S.
SE A QUALCUNO PUO' INTERESSARE, STASERA 6 gennaio, su RAI3 c'è un servizio proprio sul monastero di MAR MUSA!
ciao
Rosy
Rosy
05-February-2012, 21:19
Premetto che le foto allegate a questo racconto di viaggio sono del trekking, ma NON del fatto che narrerò.
Il perchè sarà facile da comprendere dopo averlo letto...
Nel 2004, anno in cui mi sono recata la prima volta in Nepal,la situazione politica del paese era critica.
I Ribelli Maoisti controllavano parte del territorio; per questo motivo nelle zone da loro occupate non era presente alcun servizio: sanitario, trasporti, comunicazioni.
Dal punto di vista delle persone non c'erano problemi: essi assicuravano che non avrebbero torto un capello ad alcun turista. Teniamo presente che per il Nepal il turismo è grande- e quasi unica -fonte di guadagno.
Nella zone di confine tra i territori controllati dai ribelli e le altre, si camminava, sui pullman decrepiti o a piedi,tra barricate di sacchi e filo spinato, militari armati, garitte, mitragliatrici.
Tutto questo ci dava una vaga inquietudine , ma tanto era il desiderio di questa avventura, che non ci siamo lasciati dissuadere da nulla!
http://s15.postimage.org/thg1jutln/HPIM0530.jpg (http://postimage.org/image/uwhm8kuon/full/)
La notte in cui partimmo alle 3 per salire a piedi sul Poon Hill ( 3270 metri), di fronte all'Annapurna, eravamo così elettrizzati, che ci scorreva nelle vene adrenalina pura, al posto del sangue.
Ci avviamo quindi, 21 di noi, più le guide locali.
Buio pesto. Freddo spaventoso.
Ad un certo momento- eravamo quasi in vetta- la fila, che procedeva lenta e silenziosa tra la vegetazione , si fermò. ( preciso: là a quell'altitudine c'è ancora il verde ., diversamente dalle nostre montagne)
http://s16.postimage.org/iawikv0bp/HPIM0519.jpg (http://postimage.org/image/czhm05e8x/full/)
cont.
Rosy
05-February-2012, 21:33
Voci alterate; una discussione animata che non accennava a diminuire.
E un freddo addosso, da battere i piedi per terra!
Un gruppo di uomini armati -per nulla rassicuranti -ci avevano circondati silenziosamente e trattavano, con le nostre guide, la "taglia" per farci proseguire!
I RIBELLI MAOISTI.
Proprio loro; chi l'avrebbe detto che li avremmo incontrati noi?
Impauriti, aspettavamo gli eventi.
Subito la loro richiesta fu di 50 dollari a testa; una cifra enorme per loro.
Dopo una trattativa estenuante( e il timore di morire assiderati) riuscimmo a liberarci di loro versando una cifra forfettaria di 190 dollari . Super -sconto.
http://s18.postimage.org/53wi7qb21/HPIM0584.jpg (http://postimage.org/image/yj26gqflh/full/)
Il fatto buffo -a raccontarlo dopo - fu che ci rilasciarono regolare ricevuta!
Lo fanno sempre, dicono, perchè si contribuisce una sola volta alla loro causa. La posto qui sotto; è interessante, per chi vuole tradurla....
http://s17.postimage.org/4l6kpt2lr/NEW_2.jpg (http://postimage.org/)
cont.
Rosy
05-February-2012, 21:43
Due giorni dopo ci fermarono nuovamente nella foresta.Eravamo nella parte finale del trekking.
Scena da film: tende e fuochi in una radura, e molti uomini armati fino ai denti!
Quando mostrammo loro la ricevuta della "taglia" versata, ci lasciarono andare, con stretta di mano e ringraziamenti per aver contribuito alla causa. Era vero, allora, ciò che si diceva....
Questa è un'avventura che merita il posto d'onore fra i miei ricordi di viaggio.
http://s13.postimage.org/jvjriulaf/HPIM0720.jpg (http://postimage.org/image/s11th09j7/full/)
P.S.
Quando, al ritorno, l'ho raccontato a mia figlia, ci ha guardato costernata, e ha detto: - Vedi mamma; di solito sono i genitori a preoccuparsi per i figli che vanno in discoteca, che guidano veloce...Invece noi figli dobbiamo stare in pensiero per voi , che vi buttate in queste situazioni!
(Un pò aveva ragione; ma rivivrei tutto).
Ma tutto è bene quel che finisce bene.
Fine
Rosy:-P:-P
Wentworth
05-February-2012, 22:09
E' molto interessante...la ricevuta! Quasi quasi mi unisco a questo gruppo, si può? :mrgreen:
Bel racconto, grazie.
Rosy
05-February-2012, 22:23
E' molto interessante...la ricevuta! Quasi quasi mi unisco a questo gruppo, si può? :mrgreen:
Bel racconto, grazie. Certo che puoi unirti. Devi avere: voglia di avventura, gusto nel viaggiare, spirito di adattamento. Sense of humor. Tutti quelli che si sono uniti a noi si sono trovati bene.
Ma ora- ti confesso- io mi sono moderata. Sai, la vecchiaia che incombe...
Non ho più voglia di cose estreme. Neppure di vite grame.
Un pò di comfort non guasta. però è bello ricordarlo! ciao e grazie per l'apprezzamento.
P.S. sempre a proposito di viaggi: i miei amici ( quelli che erano con me) sono tornati da poco da un ( per dirla alla Fantozzi) terrificante Trekking in Etiopia , a 4000 metri. Molto provati.
Freddo, tende gelide . Cibo precario e poco pulito (con conseguenti cagotti).Ritenzione di liquidi e arti gonfi dalla quota.Fatica tremenda.
UN DIVERTIMENTO UNICO!
capisci Wentworth, perchè mi sono... moderata? ciao!!!!
Rosy
Wentworth
05-February-2012, 22:59
Ma Rosy mi riferivo al gruppo dei ribelli maoisti!!!!!!! Ah ah
Scherzi a parte, ti capisco, anch'io non ho più l'età per certe avventure.
Ciao
Rosy
06-February-2012, 08:42
Ma Rosy mi riferivo al gruppo dei ribelli maoisti!!!!!!! Ah ah
Scherzi a parte, ti capisco, anch'io non ho più l'età per certe avventure.
Ciao Ah , i Ribelli Maoisti? beh ora là le cose sono cambiate, forse non hai più tempo...ah ah ah ah
Non hai più l'età? ti pensavo un giovinetto...
buona settimana.
Qui sempre gelo.
Oggi mio giorno libero ( faccio part time) ma spezzato a mezzogiorno dagli scrutini!!!!!!!! ciao
Da un pò vorrei parlare del Messico- mio ultimo viaggio- alla mia maniera, ma me n'è mancato finora il tempo.
Così posto qui un assaggio.
E' un argomento che mi ha colpita profondamente , e vorrei farne parte a chi può essere interessato.
Il sentimento religioso in Messico è molto profondo e sentito.Ci sono però delle discrepanze impressionanti nei vari modi di professare la fede...che ho incontrato in due momenti del viaggio.
Per spiegare meglio questo fenomeno, è necessaria una breve digressione nella storia del paese.
Quando, nei primi anni del 1500, gli spagnoli giunsero alla costa della penisola dello Yucatan, furono accolti benevolmente dall’imperatore atzeco Montezuma, che ,seguendo segni premonitori , li credeva mandati dagli dei..
Molto presto , però,gli indios furono sgominati dalle truppe spagnole – di cui uno dei comandanti fu il noto Hernàn Cortès - ed assogettati anche dal punto di vista religioso, quindi fatti convertire al cattolicesimo.
Mentre oggi la religione predominante è la cattolica- quasi 90%,- restano ,in alcune zone delle Chiapas, nello Yucatan, delle minoranze che praticano una mescolanza di cattolicesimo tradizionale e riti pagani, veramente interessante e degno di essere raccontato.
Ma inizierò parlando del…sacro.
Il profano, a dopo.
Durante il soggiorno a Città del Messico, una visita d’obbligo è quella al Santuario di Nostra Signora di Guadalupe:un grandioso “apparato della fede”, con due cattedrali , una vecchia ed una nuova, ed un mercato molto animato, legato ai pellegrinaggi, che stimano in più di venti milioni l’anno di persone!
Questa è la vecchia Cattedrale:
http://s16.postimage.org/b9zu7t30l/1_mexico_city_235.jpg (http://postimage.org/image/qvh5rreyp/full/)
E questa è la nuova:
http://s15.postimage.org/4vxdv5yez/1_mexico_city_234.jpg (http://postimage.org/image/u1yc1zzp3/full/)
( devo precisare che mai avevo visitato- per precisa scelta- qualche importante Luogo della fede , tipo Lourdes, o Medjugorje, o Fatima ecc)
A questo luogo è legato un racconto suggestivo.
La Madonna apparve nel 1531 ad un povero indio, Juan Diego.
Per far sì che il vescovo del luogo gli credesse, la Madonna fece nascere fuori stagione un grande quantità di rose, che l’uomo raccolse nel grembiule da lavoro(la TILMA, tessuta di fibre di agave), per portarle come prova di verità al Vescovo. Quando Juan Diego fece cadere il fascio di fiori, sulla tilma era impressa la figura della Madonna!
Questo grembiule è a tutt’oggi esposto nella Basilica nuova- che può accogliere un numero immenso di pellegrini.
http://s15.postimage.org/u6orptjsr/1_mexico_city_243.jpg (http://postimage.org/image/i4tdvoak7/full/) Ecco la "TILMA".
Pare che studi di ogni genere –perfino nei laboratori della Nasa- non siano riusciti a spiegare il mistero di questa figura impressa, che non è fotografia, né dipinto con sostanze conosciute… Molte altre singolarità si riscontrano in essa , ma questa…è un’altra storia.
Un vero mistero,comunque, che alimenta la fede già profonda dei messicani: è commovente osservare la devozione e l’amore con cui si accostano a questa Madonna…
Le preghiere sono sentite ; i fiori , innumerevoli, e composti in ghirlande di ogni foggia; le Messe si susseguono senza tregua.
http://s7.postimage.org/ngt3miz1n/1_mexico_city_242.jpg (http://postimage.org/image/i5e71tcyv/full/) cont.
Anche Giovanni Paolo II aveva celebrato la Messa in questo santuario, ed una sua statua troneggia sul piazzale antistante: statua costruita col metallo fuso di milioni di chiavi portate all’uopo da tutti i Messicani, che amavano quel Pontefice.
http://s17.postimage.org/kcoqao77z/1_mexico_city_228.jpg (http://postimage.org/image/5gq732vt7/full/)
Restiamo intrappolati nella fiumana di persone che lentamente camminano verso la Tilma, per vederla anche solo un attimo; qualcuno è commosso,altri muovono le labbra in preghiera, altri ancora alzano verso di Lei i bambini , quasi a volerli benedire. Qualunque sia il nostro credo, in quel momento lo stato d’animo è di profonda partecipazione e commozione.
La nostra guida continua a ripeterci che non potevamo partire dal Messico , senza avere visitato il “loro” Santuario!
http://s12.postimage.org/jalavyh71/1_mexico_city_226.jpg (http://postimage.org/image/vp82wa8p5/full/) cont.
( premetto che le foto degli interni di questa Chiesa sono presi da Internet, perchè era tassativamente proibito fotografare!)
Alcuni giorni e molte emozioni dopo, ci troviamo nelle Chiapas, nello Yucatan, in prossimità di due villaggi , Zinacantàn e San Juan Chamula.
Gli abitanti sono Tzotzil, e sembrerebbero normali popolazioni, con i loro costumi variopinti, la tranquilla vita di paese, le vecchie che impastano tortillas in cucine fumose , i bambini che giocano….
Invece qui assisteremo ad una scena che difficilmente riusciremo a dimenticare!
http://s12.postimage.org/750ozarv1/5_Zincantan_11.jpg (http://postimage.org/image/4noxs17yh/full/)
All’ingresso del villaggio di San Juan Chamula dobbiamo pagare una tassa; pare non gradiscano molto i turisti, questi indigeni, e la quota da pagare è un piccolo deterrente.
Un uomo ci ammonisce severamente che , se vogliamo visitare la loro Chiesa è tassativamente proibito fare fotografie o filmini, pena il carcere!
Già il cimitero che incontriamo è strano: un ammasso di croci sovrapposte , tra rami secchi di pino( che ritroveremo , perchè hanno un significato speciale..): le croci sono bianche ( bambini defunti), Blu ( adulti ) nere ( anziani).
Abbastanza sinistro, nel complesso.
http://s14.postimage.org/9l35iucmp/6_s_Juan_Camula_3.jpg (http://postimage.org/image/9xujp0uwd/full/) Cont.
La sensazione iniziale è quella di entrare in un territorio proibito, che ci inquieta. Ma la curiosità è grande; inoltre la Chiesa è di una bellezza solare, bianco luminoso con decori verdi e turchesi.
La macchina fotografica ben nascosta negli zaini, ci avviciniamo, sempre scortati dal ..guardiano locale .
Le persone, cercandoci macchine fotografiche nelle mani, nascondono il volto dietro le mani aperte, e lo nascondono ai bimbi: non vogliono che si rubi loro l’anima!http://s18.postimage.org/lx5lcyjkp/6_s_Juan_Camula_9.jpg (http://postimage.org/image/6ofnz6pw5/full/)
http://s13.postimage.org/4k84d1i07/6_s_Juan_Camula_13.jpg (http://postimage.org/image/ds0ctqp2b/full/) La chiesa di San Juan CHAMULA.
cont.
Appena entrati in Chiesa, una sensazione di stordimento: sarà il grande vuoto- né panche né altare, solo statue di Santi tutto intorno –o sarà il profumo degli aghi di pino che ricoprono l’intero pavimento come un grande tappeto scivoloso?
Gli indios siedono sulla nuda terra, in ordine sparso, a gruppetti ( forse famiglie); ciascun nucleo ha con sé lo sciamano, che prega per loro. Le litanie risuonano tutto intorno , con una cadenza ossessiva.
Qui non esiste la figura del prete, o del pastore; ciascuno fa per sé, solo con l’aiuto di quella specie di “stregone”.
La chiesa è illuminata da migliaia di candele grandi e piccole, incollate al pavimento con la cera; sono quelle che i fedeli portano, per accompagnare le litanie. In quella luce irreale e tremolante, le preghiere dello sciamano risuonano cadenzate, mentre i bimbi giocano, le madri allattano, gli adulti dondolano accompagnando le cantilene. Alcuni portano polli o galline legati per le zampe: saranno sacrificati per dare più valore alle preghiere, ed il sangue sparso sul pavimento.
Questo è l'interno della chiesa di San Juan890
Tutti portano con sé una bottiglia di Coca-cola: ecco il risultato della globalizzazione!
Un tempo era una bibita fatta da loro, ma è stata sostituita per comodità da questo prodotto dei tempi moderni…
A che serve, vi chiederete? A produrre, alla fine del rito, un poderoso rutto, che è accolto da tutti con gioia, perché significa che lo spirito maligno, o la malattia, è uscito dal corpo!
Così camminiamo incerti per la Chiesa, aggirando le persone, accompagnati dai rumori più o meno piacevoli, consapevoli di essere capitati per un attimo in un mondo diverso, lontanissimo dall’atmosfera calda e devota di Guadalupe..
Ma il Messico è anche questo.Sono contraddizioni affascinanti, che danno un valore speciale a tutte le esperienze che abbiamo vissuto. Rosy
:-P:-P
Indigowitch
27-March-2012, 16:36
E' molto interessante il tuo reportage sul Messico, Rosy!
Mi fa ripensare a un amico di Saltillo, conosciuto all'estero, spassosissimo.
Anche lui beveva litri di Coca-cola, con mio sommo stupore! E sapeva preparare un guacamole
buonissimo. Deve essere una terra molto interessante, a giudicare dalle foto.
E' molto interessante il tuo reportage sul Messico, Rosy!
Mi fa ripensare a un amico di Saltillo, conosciuto all'estero, spassosissimo.
Anche lui beveva litri di Coca-cola, con mio sommo stupore! E sapeva preparare un guacamole
buonissimo. Deve essere una terra molto interessante, a giudicare dalle foto.
Ti ringrazio dell'apprezzamento, anche se il Messico è ben di più! i templi Maya sono tra i più belli da me visti, forse ancora più affascinanti delle Piramidi. Questo era un episodio che mi ha colpita.
Appena trovo un'ora scrivo e metto foto! ciao
Rosy
Il Conte
09-June-2012, 13:12
Questo inverno ho visitato per la prima volta Firenze, che mi è rimasta nel cuore. Secondo me è la più bella città del mondo (con tutto il rispetto per tutte le altre città :D)
dolores
09-June-2012, 14:12
Questo inverno ho visitato per la prima volta Firenze, che mi è rimasta nel cuore. Secondo me è la più bella città del mondo (con tutto il rispetto per tutte le altre città :D)
Quando ho visto Firenze per la prima volta ho capito che cosa significa innamorarsi di una città :D
Questo inverno ho visitato per la prima volta Firenze, che mi è rimasta nel cuore. Secondo me è la più bella città del mondo (con tutto il rispetto per tutte le altre città :D)
Non so se la più bella del mondo, ma certo bellissima, un nostro fiore all'occhiello!!!!! se hai qualche sua foto che ti piace, fatti avanti!ciao
Rosy
Rosy
12-January-2013, 23:14
Settembre 2012: una settimana di camminate attraverso i monti Sicani; una zona incantevole della Sicilia , situata a cavallo tra le province di Palermo e di Agrigento.
Qui , capitati un giorno a Santo Stefano Quisquina, paesino tra i monti a mille metri d’altezza, abbiamo avuto la fortuna di incontrare e conoscere un personaggio straordinario, il pastore –scultore Lorenzo Reina.
Perché straordinario? Perché tutta la sua storia è speciale, e merita di essere raccontata.
Lorenzo Reina è un pastore, ma non come gli altri.
http://s9.postimage.org/yb0b7ex9b/DSCN9673.jpg (http://postimage.org/)
Fin da bambino, pascolando le sue pecore e gli asini ,sentiva dentro di sé il bisogno di esprimersi modellando la creta, scolpendo la pietra.
Si allontanò così dalla sua terra, per seguire e coltivare la sua vocazione.
Presto iniziò a farsi conoscere come scultore.
Un giorno fu richiamato in Sicilia, al capezzale del padre morente.
L’anziano uomo gli fece promettere, sul letto di morte, di riprendere l’attività di pastore ,per non lasciare che andasse perduto il suo lavoro di decenni.
Lorenzo gli prese la mano e ne face il calco, per immortalarne una vita di fatica.
Questo calco è ora sulla tomba del padre, nel piccolo cimitero del paese.
Poi, semplicemente, obbedì.
(CONT)
Rosy
12-January-2013, 23:20
Tornato ai suoi monti, il giovane iniziò la doppia attività di allevatore di asine da latte ( pregiatissimo: è il latte più simile a quello materno) e di scultore; creò inoltre dal nulla una fattoria didattica che è l’orgoglio di tutta la regione Sicilia..
Nel frattempo si innamorò di una ragazza del paese, ma anche stavolta non ebbe vita facile:fu ostacolato da tutti, perché era sordomuta. Lorenzo la sposò, ed ebbe da lei due splendidi figli. La donna è stata al suo fianco sempre, e lo aiuta nella gestione della fattoria didattica e nell’impegno che essa comporta.
Qui , in questo piccolo paradiso, c’è tutto: vigne e frutta; pecore, che danno ricotta e formaggio; una moltitudine di asini che vivono liberi , ed arrivano festosi da ogni angolo , intorno al loro padrone.
Poi ,un laboratorio di scultura, un museo ottagonale, dove saranno esposte le sue opere, e come meraviglia finale, un teatro all’aperto che ha dell’incredibile.
http://s7.postimage.org/nbc4du4pn/P1190754.jpg (http://postimage.org/image/szif4q91z/full/)
http://s8.postimage.org/4csrgrbv9/P1190772.jpg (http://postimage.org/image/401daktld/full/)
Rosy
12-January-2013, 23:26
Tutto ciò che si vede intorno è opera di Lorenzo Reina: sculture suggestive di grandi volti, di divinità misteriose che scaturiscono dalle sue mani e, dislocate qua e là nella sua terra, danno un’impronta affascinante al paesaggio.
Il teatro è stato realizzato in vent’anni : un anfiteatro grandioso che guarda le vallate circostanti, in cui i sedili in pietra replicano sul piano la costellazione di Andromeda.
Da qui , nei giorni limpidi di tramontana, si scorgono in lontananza il mare di Sciacca e la sagoma di Pantelleria.
http://s14.postimage.org/g76wae8mp/P1190774.jpg (http://postimage.org/image/lilsv3up9/full/)
http://s1.postimage.org/bly5opybz/P1190780.jpg (http://postimage.org/image/essp8cirv/full/)
Rosy
12-January-2013, 23:31
Quando si arriva alla fattoria – si chiama Rocca Reina –ci si ritrova lontani anni luce dai ritmi caotici della città.
Il cinquantenne Lorenzo, alto e sorridente, accoglie gli ospiti con cordialità. Un grande cappello di paglia in testa, offre il suo vino e d i suoi formaggi, deliziosi!
Già dopo pochi minuti, è difficile non restare affascinati dal personaggio, perfetta simbiosi tra uomo, artista, natura…
Quel giorno di settembre siamo stati accolti da Lorenzo, insieme a Lucignolo, il suo asinello prediletto e sfortunato. Il piccolo, infatti, è stato trovato dai fattori in un burrone , affamato e spaventato, attaccato alle mammelle della madre morta accidentalmente.
http://s14.postimage.org/zcx4gv67l/P1190788.jpg (http://postimage.org/image/7pkf2rl0t/full/)
Da quel giorno è diventato il “figlio adottivo” di Lorenzo: non riconosce altri padroni, non lega con gli altri asini che per questo motivo non lo accettano e talvolta gli danno calci. Era commovente vedere uomo ed animale insieme: è stato come fare un tuffo nel passato, fra situazioni e sentimenti dimenticati, non più di moda.
http://s8.postimage.org/dnezeiz85/P1190785.jpg (http://postimage.org/image/v0p9tduj5/full/)
Rosy
12-January-2013, 23:41
Abbiamo scoperto poi che la storia di Lorenzo Reina è stata raccontata dai media nazionali; Vittorio Sgarbi si è recato a conoscerlo, apprezzando molto le sue opere, rammaricandosi che Reina abbia scelto di restare ai margini dell’arte che “conta”.
Ma Lorenzo ha fatto la sua scelta; scolpire la pietra in mezzo alla sua terra, ai suoi animali, è il suo modo di avere raggiunto la felicità.
Ha rifiutato anche l’invito di esporre le sue suggestive opere alla biennale di Venezia 2011:
le sue asine erano in procinto di partorire e venivano prima di qualsiasi mostra.
http://s2.postimage.org/wvfzfvwxl/P1190769.jpg[/url]
Lorenzo Reina ed il suo regno si sono guadagnati nel tempo magici soprannomi: lui, “ l’ultimo pastore delle nuvole “, appellativo che evoca poesia, spazi infiniti, serenità raggiunta .
Così la sua casa, che è chiamata “la fattoria degli asini giulivi”, ed ai giorni nostri, nella frenesia della vita moderna, pare di riferirsi a qualcosa di irreale, quasi un sogno….
Rocca REINA è infatti un sogno tradotto in realtà.
http://s2.postimage.org/avdf4hiex/lorenzo_reina.jpg (http://postimage.org/)
Conoscere personaggi interessanti come lui è uno dei tanti motivi che danno un senso al mio viaggiare, e soprattutto al mio camminare a piedi, in luoghi sconosciuti ai più.
E' il modo migliore di scoprire paesaggi, genti , esperienze diverse...
Rosy
(P.S. il mio prossimo trekking avventuroso - salute permettendo- sarà nel sud della Sardegna).
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