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Visualizza la versione completa : Leggere rende felici



DarkCoffee
06-January-2016, 22:26
Ho trovato questo articolo: Leggere rende felici: lo dice anche la scienza (http://www.nonsprecare.it/leggere-rende-felici-dati-ricerca)
Che ne pensate voi?

Vi sentite più felici dei non lettori?
Oppure, vi sentireste meno felici di ora se non leggeste?

kaipirissima
06-January-2016, 22:35
Oggi quando ho finito di leggere La signorina Esle ero felice per diversi motivi.
1 ho portato a termine la lettura di un romanzo/novella
2 il libro mi è piaciuto
3 il libro mi ha fatto pensare
4 la lettura ha occupato fisicamente uno spazio che altrimenti sarebbe stato un po' triste.
5 mi ha spinto a lasciare un commento sul forum

DarkCoffee
06-January-2016, 23:52
Quello che dici tu lo capisco perfettamente, ma la mia perplessità nasce dal fatto che comunque sia la lettura è un hobby (che fortunatamente aiuta la cultura personale, espande la mente, bla bla bla), e come hobby potrebbe essere sostituito con un altro ed avere lo stesso effetto benefico.
Voglio dire.
Siamo un forum di giardinaggio, ho piantato una pianta difficile da curare e dopo un anno
1 la pianta è cresciuta
2 la pianta mi piace
3 la pianta mi aiuta a riflettere mentre la guardo perchè mi rilassa
4 ha occupato il mio tempo perchè l'ho dovuta sotterrare, curare, farla crescere...
5 mi ha spinto a parlarne con voi

potrebbe essere la stessa cosa, no?

Certe volte ho paura che questi studi, ricerche, quel che siano, siano mirate per una forma di business. Non so, se facevano la stessa ricerca per il giardinaggi non usciva la stessa cosa? E se lo facevano sugli animali domestici?

In fondo non basta portare a termine una passione, od anche una "cosa" generica (lasciatemi passare il termine cosa), per essere più felici?

kaipirissima
07-January-2016, 00:38
Effettivamente anche il giardinaggio mi rende felice
E Andare a correre

1 perché ho portato a termine il percorso
2 perché mi ha fatto perdere calorie
3 perché mi ha fatto uscire di casa e alzarmi dalla sedia
4 perché mi ha reso la testa più leggera
5 perché l'ho condiviso su endomondo

DarkCoffee
07-January-2016, 00:40
siamo persone felici! :yeah:

kaipirissima
07-January-2016, 00:44
Solo quando leggiamo, corriamo e facciamo giardinaggio. Per il resto del tempo siamo a un passo dall'aprire il frigorifero, chiudere le imposte e fissare il buio

DarkCoffee
07-January-2016, 01:06
:whistle::lalala::pullhair: ahahah è vero! Siamo proprio dei basket cases!
ahahah volevo usare il nuovo idioma (che ho scritto nel thread specifico)... lasciamo stare va'! :oh:

Mauro
07-January-2016, 11:05
Sono d'accordo sul fatto che, di qualunque attività si parli, la realizzazione di un piccolo obiettivo sia fonte di felicità ... mi verrebbe da dire che anche il più banale lavaggio dell'automobile può renderti felice perché hai fatto una cosa buona e utile.
Poi si può disquisire su cosa sia meglio fare e io, che sono notoriamente snob quando si parla di lettura, mi considero a un livello un po' più elevato di una persona (faccio riferimento a una mia conoscenza personale) che lava la macchina quasi tutte le settimane e passa ore ad occuparsi dell'auto con attività che considero maniacalmente inutili, tipo star lì a ripassare la carrozzeria con la pasta abrasiva su ogni minimo graffietto che vede quando la asciuga.
Ma, rimanendo sull'argomento, questa persona è felice così.
Mentre chi legge, specie se legge qualcosa che va al di là della narrativa spaziando su saggi o reportage, rischia anche di intristirsi o angosciarsi per aver preso coscienza di situazioni che nulla hanno di divertente.

DarkCoffee
07-January-2016, 11:15
Hai ragione, non ci avevo pensato che la felicità della letteratura dipende anche dall'argomento del libro.
Per "Se questo è un uomo" ho pianto due giorni e sono stata depressa per circa un mese. Anche ora se ci penso mi fa stare male.
Sicuro non mi ha reso felice!

Rupert
07-January-2016, 12:06
Sulla "felicità" dei lettori credo si possa discutere a lungo, anche se mi sento di condividere quanto asserito dallo studio in termini personali ed empirici.

Due dati di fatto interessanti relativi alla lettura vanno invece considerati dal profilo pratico ed è indiscutibile che rendano certamente la vita più facile ai lettori:


chi legge comunica di più e meglio;
chi legge trova più facilmente lavoro e tendenzialmente ottiene una remunerazione più alta.


Queste due affermazioni poggiano su due studi svizzeri (e relativi alla popolazione svizzera), ma chiaramente sono studi di carattere generale e non legati (se non forse per la questione del mercato dell'occupazione) a situazioni regionali o contingenti.

il primo studio, sulla perdita della capacità di lettura con l'avanzare dell'età (http://www.nfp56.ch/i_projekt.cfm?Slanguage=i&kati=2&Projects.Command=details&get=11) illustra come la variabile "lettura" sia intimamente collegata alla capacité di comunicare. Sorprendentemente la correlazione non si limita alla comunicazione scritta, ma anche a quella orale, che si tratti di quella telefonica o persiono di quella tra persone nel tempo libero (escluse quelle all'interno della famiglia che seguono, pare, logiche diverse).

Il secondo studio, sui costi sociali dell'"illetteratismo" (http://www.buerobass.ch/pdf/2007/leseschwaeche_zusammenfassung_i.pdf), cioè capacità di lettura precaria o ridotta, mette in risalto correlazioni abbastanza prevedibili tra capacità di lettura e disoccupazione e tra capacità di lettura e livello salariale, sebbene in questo caso un'importanza capitale la rivestano soprattutto i diplomi e le certificazioni ufficieli conseguite, più della nuda capacità di lettura. È però facile intravedere anche in questa circostanza una correlazione tra lettura e possibilità di ottenere un titolo di studi, ma anche di questo si potrebbe discutere all'infinito.

kaipirissima
07-January-2016, 12:08
Hai ragione, non ci avevo pensato che la felicità della letteratura dipende anche dall'argomento del libro.
Per "Se questo è un uomo" ho pianto due giorni e sono stata depressa per circa un mese. Anche ora se ci penso mi fa stare male.
Sicuro non mi ha reso felice!

E quando muore la pianta che avevi curato con tanto amore a causa di una gelata improvvisa?
e quando correndo ti sloghi una caviglia?




Ahh


Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s'incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t'ama.


Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
e' dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case


(Montale)


Forse dovremmo aprire un topic, tipo istruzioni per essere felici 5 minuti.

DarkCoffee
07-January-2016, 12:43
Due dati di fatto interessanti relativi alla lettura vanno invece considerati dal profilo pratico ed è indiscutibile che rendano certamente la vita più facile ai lettori:


chi legge comunica di più e meglio;
chi legge trova più facilmente lavoro e tendenzialmente ottiene una remunerazione più alta.


Mi piace il tuo post, però, sarà che sono sempre scettica su questi tipi di ricerche, sarà che ultimamente sono in modalità polemica on, ma non posso che contestare anche i "tuoi" due dati, oltre che l'articolo iniziale.
Personalmente, leggo, ma non mi ritengo (ahimè) una buona comunicatrice. Non ho un vocabolario elaborato e mi sarebbe sempre piaciuto poter scrivere e parlare in modo da far comprendere a pieno ciò che voglio dire... Quello che noto però, è che quando leggo meno faccio più difficoltà ad esprimermi; questo si. Inoltre, ci sono anche molti lettori introversi e quindi comunicano meno di chi non legge. Ti farei conoscere mia madre! Una macchinetta, non la ferma nessuno! Eppure legge, se tutto va bene, tre/quattro libri l'anno.
Anche sul secondo dato ho qualche dubbio, tutti i laureati in lettere che fine fanno? Ormai basta essere una scimmia può scrivere due linee di codice per trovare lavoro...



E quando muore la pianta che avevi curato con tanto amore a causa di una gelata improvvisa?
e quando correndo ti sloghi una caviglia?


Ahh


Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s'incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t'ama.


Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
e' dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case


(Montale)


Forse dovremmo aprire un topic, tipo istruzioni per essere felici 5 minuti.

Il lato negativo di ogni cosa positiva! Ti potrei dire: anche questi sono insegnamenti che portano esperienza e quindi una felicità futura 8-)
Bella la poesia! Grazie!
Apri, apri! :D

Mauro
07-January-2016, 13:09
E quando muore la pianta che avevi curato con tanto amore a causa di una gelata improvvisa?
e quando correndo ti sloghi una caviglia?

Forse dovremmo aprire un topic, tipo istruzioni per essere felici 5 minuti.

La felicità può durare anche più di 5 minuti ... può durare la vita di una pianta e se morirà ne coltiverai un'altra, può durare il tempo di una corsa o di una partita a basket con gli amici e se ti infortuni, comunque tornerai ad assaporare quella felicità una volta guarito.

Il mondo non è perfetto, figurarsi se un sentimento tanto effimero e difficile da raggiungere come la felicità può esprimere la perfezione dell'eternità ... contentiamoci dei cinque minuti e cerchiamo di questi il maggior numero di repliche.

DarkCoffee
07-January-2016, 13:21
La mia prof di italiano delle superiori spiegava che Leopardi affermava: la felicità è mentre si sta cercando di raggiungere la felicità, arrivati all'obbiettivo, la felicità è un attimo.
Come non dargli torto...

P.S.: Forse sono andata troppo OT. Non so neanche dove postare il commento, se qui o nel nuovo thread di kaipirissima http://www.scompaginando.it/showthread.php?2423-Istruzioni-per-essere-felici-5-minuti

Rupert
07-January-2016, 15:05
Beh...

Prendere consigli di felicità da un pessimista programmatico come Leopardi temo possa portare a risultati deludenti in fatto di conseguimento di obiettivi felici.
persino Dante, che pur parla di nefandezze e punizioni tremende ed eterne, parte dall'Inferno per giungere in Paradiso e quindi mi sembra più adeguato come guida alla felicità.
O lorenzo che vuol esser lieto con con chi lo sia volendolo essere pur nell'incertezza del domani. Anche lui dà qualche lieta garanzia in più.
E frate Francesco? Alla ricerca della perfetta letizia? Certo è meglio della nequizia del destino leopardiano.


... Scusami, mi sono lasciato andare a cinque minuti di felicissime ilarita facete da lettore incallito :lol:.

daniela
07-January-2016, 17:26
Credo che dia felicità poter fare ciò che piace nel tempo libero. Se ci pensiamo, la maggior parte di ciò che facciamo è per dovere. Perciò riuscire a ritagliarsi del tempo per sè, che sia per leggere, correre, o fare giardinaggio, dà felicità.
La felicità non nasce dalla lettura di un libro, ma dal poter fare ciò che si desidera.
E la gioia maggiore è quando si pregusta, più che quando si finisce, in questo dò ragione a Leopardi. Sono più felice quando inizio un nuovo libro, o quando lo finisco? Quando lo inizio, non ho dubbi. Per quanto bello sia il libro, la gioia dell'inizio è impagabile. La felicità non è quando si raggiunge la vetta della montagna (certo, c'è un po' di soddisfazione! :bounce:) , la felicità è nella salita, nell'aspettativa, nel tempo dedicato a sè.

Enribello
07-January-2016, 19:10
“Uno ha un male, uno un altro. Ma una cosa è certa: / non c’è uomo felice sotto il sole”

E’ un pensiero di Teognide , un antico poeta greco...mica solo Leopardi era pessimista.
La felicita’...? Gia’ duemila anni fa, Seneca ricordava come fosse irragiungibile.
Quando si crede di averla raggiunta, subito si allontana da noi.
Certo che se stasera Belen mi invitasse a cena ….per un attimo sarei felice...​:boogie:
anche se terrei sempre a mente la bella poesia di Montale postata da Kaipi….
“Felicita’ raggiunta,si cammina per te su fil di lama...”
Tornando serio....la felicita'....forse e’ quel breve momento di sintesi tra quanto il nostro cuore desidera e quanto incontra...solo fuggevoli istanti....che scappano via, come la gioventu’, che sempre Teognide splendidamente definisce come “una rapina di cavalle in fuga”.
Gli antichi Greci per indicare la felicità usavano la parola eudaimonìa, che significa essere in accordo con il proprio “demone”, con il proprio carattere. Per essere felici bisogna allora conoscere se stessi… ? Ma qui sto andando veramente o.t....allora tornando alla discussione iniziale quoto Daniela


La felicità non nasce dalla lettura di un libro, ma dal poter fare ciò che si desidera.

La felicità non è quando si raggiunge la vetta della montagna (certo, c'è un po' di soddisfazione! :bounce:) , la felicità è nella salita, nell'aspettativa, nel tempo dedicato a sè.

:well:

Mauro
07-January-2016, 22:07
Tornando serio....la felicita'....forse e’ quel breve momento di sintesi tra quanto il nostro cuore desidera e quanto incontra...solo fuggevoli istanti....che scappano via, come la gioventu’, che sempre Teognide splendidamente definisce come “una rapina di cavalle in fuga”.
:well:

Questa la quoto in tutto e per tutto insieme a ciò che ha detto Daniela che, in fondo, sono le due condizioni più ovvie (ma non scontate) e necessarie a far sì che si provi quel senso di appagamento che chiamiamo felicità.

Elvira Coot
07-January-2016, 22:53
Credo che dia felicità poter fare ciò che piace nel tempo libero. Se ci pensiamo, la maggior parte di ciò che facciamo è per dovere. Perciò riuscire a ritagliarsi del tempo per sè, che sia per leggere, correre, o fare giardinaggio, dà felicità.
La felicità non nasce dalla lettura di un libro, ma dal poter fare ciò che si desidera.

Quoto


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