Enribello
26-December-2015, 12:33
3823
Attraversando terre coperte da una nebbia sottile che confonde e cancella i ricordi, Axl e Beatrice viaggiano alla ricerca del figlio. Nel paese dei britanni e dei sassoni, dove regna ormai da tempo la pace imposta da re Artù, l'uomo e la donna incontrano creature fantastiche, assistono a prodigi e sfuggono a
pericoli mortali. La strada li porterà lontano, là dove li attende la prova più grande: saggiare la purezza del proprio cuore.
Dal web
Ishiguro sceglie il fantasy, anche se e’ un fantasy un po’ atipico , per parlarci del gigante sepolto e cioe’ della memoria, sia individuale che collettiva.
Mi e’ piaciuta l’atmosfera che pervade il romanzo…l’autore ci porta tra brughiere, boschi e montagne, monasteri, guerrieri, cavalieri di re Artù, demoni e folletti attingendo a una varieta’ di suggestioni storico/letterarie da Tolkien a Shakespeare … un viaggio, quello di Axl e Beatrice,nei ricordi e nelle emozioni a essi collegate….metafora della vita passata insieme.
I due faranno parecchi incontri…
uno dei personaggi chiave secondo me e’ lo stanco e invecchiato cavaliere sir Galvano che cerca continuamente di ricordare il suo passato, i suoi giorni migliori, con addosso un armatura arrugginita e sopra ad un cavallo esausto di viaggi e battaglie. L’altro e’ il barcaiolo dal cui arbitrio dipende la sorte delle coppie che gli chiedono un passaggio all’altra sponda,
Per la strada verranno a sapere dell’esistenza di un terribile drago femmina, Querig, principale responsabile della nebbia che avvolge la mente
dei personaggi allontantanandoli dalla verita' e dal ricordare:
sarà un bene cercare di diradare “il respiro del drago” ? Che accadrebbe di noi se dimenticassimo quel che ci fa male ricordare? Saremmo forse più felici nell'oblio? Questo drago va ucciso o protetto?
ai lettori dare la risposta…
Da un intervista con l’autore…
Giornalista: Dunque i ricordi uniscono e separano?
K. Ishiguro: Nel libro c'è un'immagine che mi pare eloquente. Scende la pioggia e i due protagonisti si rifugiano sotto un albero. Quando la natura si placa, alcune gocce cadono dalle foglie.
“Il nostro amore è così”
dice Beatrice ad Axl. “Abbiamo perso la memoria, la pioggia è finita, ma l'acqua continua a bagnarci un poco”
Crede che il loro legame sia fatto di gocce residue. Per sentire la pioggia, cioè l'amore, la coppia deve affrontare la tempesta, cioè la memoria perduta….
Per concludere….una storia simbolica, godibile,scorrevole…forse qualche personaggio meritava piu’ approfondimento…. forse i dialoghi sono un po’ troppo formali….nel complesso il libro ha un suo malinconico fascino.
E si fa leggere molto volentieri.
Attraversando terre coperte da una nebbia sottile che confonde e cancella i ricordi, Axl e Beatrice viaggiano alla ricerca del figlio. Nel paese dei britanni e dei sassoni, dove regna ormai da tempo la pace imposta da re Artù, l'uomo e la donna incontrano creature fantastiche, assistono a prodigi e sfuggono a
pericoli mortali. La strada li porterà lontano, là dove li attende la prova più grande: saggiare la purezza del proprio cuore.
Dal web
Ishiguro sceglie il fantasy, anche se e’ un fantasy un po’ atipico , per parlarci del gigante sepolto e cioe’ della memoria, sia individuale che collettiva.
Mi e’ piaciuta l’atmosfera che pervade il romanzo…l’autore ci porta tra brughiere, boschi e montagne, monasteri, guerrieri, cavalieri di re Artù, demoni e folletti attingendo a una varieta’ di suggestioni storico/letterarie da Tolkien a Shakespeare … un viaggio, quello di Axl e Beatrice,nei ricordi e nelle emozioni a essi collegate….metafora della vita passata insieme.
I due faranno parecchi incontri…
uno dei personaggi chiave secondo me e’ lo stanco e invecchiato cavaliere sir Galvano che cerca continuamente di ricordare il suo passato, i suoi giorni migliori, con addosso un armatura arrugginita e sopra ad un cavallo esausto di viaggi e battaglie. L’altro e’ il barcaiolo dal cui arbitrio dipende la sorte delle coppie che gli chiedono un passaggio all’altra sponda,
Per la strada verranno a sapere dell’esistenza di un terribile drago femmina, Querig, principale responsabile della nebbia che avvolge la mente
dei personaggi allontantanandoli dalla verita' e dal ricordare:
sarà un bene cercare di diradare “il respiro del drago” ? Che accadrebbe di noi se dimenticassimo quel che ci fa male ricordare? Saremmo forse più felici nell'oblio? Questo drago va ucciso o protetto?
ai lettori dare la risposta…
Da un intervista con l’autore…
Giornalista: Dunque i ricordi uniscono e separano?
K. Ishiguro: Nel libro c'è un'immagine che mi pare eloquente. Scende la pioggia e i due protagonisti si rifugiano sotto un albero. Quando la natura si placa, alcune gocce cadono dalle foglie.
“Il nostro amore è così”
dice Beatrice ad Axl. “Abbiamo perso la memoria, la pioggia è finita, ma l'acqua continua a bagnarci un poco”
Crede che il loro legame sia fatto di gocce residue. Per sentire la pioggia, cioè l'amore, la coppia deve affrontare la tempesta, cioè la memoria perduta….
Per concludere….una storia simbolica, godibile,scorrevole…forse qualche personaggio meritava piu’ approfondimento…. forse i dialoghi sono un po’ troppo formali….nel complesso il libro ha un suo malinconico fascino.
E si fa leggere molto volentieri.