kaipirissima
08-November-2015, 11:53
IL FU MATTIA PASCAL
Giovedì 5, venerdì 6, sabato 7 novembre 2015 ore 20.45, Teatro Giovanni da Udine.
versione teatrale di Tato Russo
dal romanzo di Luigi Pirandello
con Tato Russo e Renato De Rienzo, Massimo Sorrentino,Katia Terlizzi, Adriana Ortolani, Salvatore Esposito, Marina Lorenzi, Caterina Scalaprice,Carmen Pommella, Peppe Mastrocinque, Francesco Ruotolo, Lorenzo Venturini
scene Tonino Di Ronza
costumi Giusi Giustino
musiche Alessio Vlad
luci Roger La Fontaine
regia Tato Russo
Ebbene,
il mio godimento è a metà.
L'adattamento è stato onesto. I temi principali della poetica di Pirandello emergevano diligentemente senza appesantire il dettato.
Si è accennato a Copernico, al lumicino, alla tirannia della democrazia, alla maschera, al doppio, al caso, mancava lo strappo nel cielo di carta.
L'interpretazione di alcuni attori è stata molto buona, soprattutto Silvia Caporale la pensionante insieme a Meis in casa di Paleari. Buona, anche se giustamente fastidiosa, quella di Papiano. Adriana, un punto di domanda. Ci sta, eppure la sua interpretazione metteva sonno.
E Mattia? Matto matto Mattia? Poco matto. Una maschera nuda fin dal suo esordio, non ha cambiato la sua impostazione. Il vivere la vita archiviato da subito, rassegnato, amaro sempre. Qualche battuta ben assestata, umoristica, appunto.
L'impaginazione era molto scura, nero su grigio.
La scenografia vecchia e logora.
Musiche tristi e stranianti.
Una voce fuori campo, quella di Mattia che riflette. (Pagine del romanzo)
Quindi nel complesso uno spettacolo piuttosto lento e didascalico.
Si parlava nel foglietto introduttivo di interpretazione, da parte del regista, dell'uomo moderno, ma secondo me non è la lettura di Tato Russo ad essere moderna, ma il testo di Pirandello, che seppur del 1904 rimane attualissimo.
Giovedì 5, venerdì 6, sabato 7 novembre 2015 ore 20.45, Teatro Giovanni da Udine.
versione teatrale di Tato Russo
dal romanzo di Luigi Pirandello
con Tato Russo e Renato De Rienzo, Massimo Sorrentino,Katia Terlizzi, Adriana Ortolani, Salvatore Esposito, Marina Lorenzi, Caterina Scalaprice,Carmen Pommella, Peppe Mastrocinque, Francesco Ruotolo, Lorenzo Venturini
scene Tonino Di Ronza
costumi Giusi Giustino
musiche Alessio Vlad
luci Roger La Fontaine
regia Tato Russo
Ebbene,
il mio godimento è a metà.
L'adattamento è stato onesto. I temi principali della poetica di Pirandello emergevano diligentemente senza appesantire il dettato.
Si è accennato a Copernico, al lumicino, alla tirannia della democrazia, alla maschera, al doppio, al caso, mancava lo strappo nel cielo di carta.
L'interpretazione di alcuni attori è stata molto buona, soprattutto Silvia Caporale la pensionante insieme a Meis in casa di Paleari. Buona, anche se giustamente fastidiosa, quella di Papiano. Adriana, un punto di domanda. Ci sta, eppure la sua interpretazione metteva sonno.
E Mattia? Matto matto Mattia? Poco matto. Una maschera nuda fin dal suo esordio, non ha cambiato la sua impostazione. Il vivere la vita archiviato da subito, rassegnato, amaro sempre. Qualche battuta ben assestata, umoristica, appunto.
L'impaginazione era molto scura, nero su grigio.
La scenografia vecchia e logora.
Musiche tristi e stranianti.
Una voce fuori campo, quella di Mattia che riflette. (Pagine del romanzo)
Quindi nel complesso uno spettacolo piuttosto lento e didascalico.
Si parlava nel foglietto introduttivo di interpretazione, da parte del regista, dell'uomo moderno, ma secondo me non è la lettura di Tato Russo ad essere moderna, ma il testo di Pirandello, che seppur del 1904 rimane attualissimo.