kaipirissima
26-September-2015, 15:39
3758
Un film di Giuseppe M. Gaudino.
Con Valeria Golino, Massimiliano Gallo, Adriano Giannini, Elisabetta Mirra, Edoardo Crò. Drammatico, 110 min.
Italia 2015.
Un tempo Anna era una bambina solare, spavalda e senza paura, ma oggi, trent'anni dopo, la sua esistenza ė in bianco e nero. Non vede i colori, non vede, o non vuole vedere, cosa accade nella sua famiglia, chi è suo marito. Per amore dei figli ha chinato la testa, preso qualche schiaffo di troppo.
Emotiva e fragile s'affaccia al balcone, dove nuvole nere si addensano sopra un mare azzurro, che presto si trasforma in tempesta: è il mondo esterno che mostra il suo volto, quando Anna lo affronta, ma poi spaventata chiude la finestra e tutto torna in bianco e nero.
Un viaggio di risalita in cui una donna "da niente", che si è sempre sacrificata per gli altri, deve riconquistare la propria autostima, ritrovare il coraggio.
La spinta a farla uscire dal suo bozzolo è un contratto a tempo indeterminato, le attenzioni di un fascinoso attore e un collega-mentore che ha perso il lavoro. Ma il viaggio è pieno di ostacoli, una discesa all'inferno prima della luce.
Un film che fonde linguaggi diversi: il canto napoletano che introduce la protagonista e la sua storia come in un melodramma, la superstizione e magia, gli inserti grafici e pittorici, le canzoni popolari. Insieme ai linguaggi anche il tempo pare fondersi tra quello esterno-oggettivo: il presente, un passato recente, uno più lontano (quello dell'infanzia) e quello interiore-soggettivo: le paure, le insicurezze, gli slanci impulsivi. Un po' come la stessa Napoli, che emerge con il suo vulcano verso il cielo e sprofonda nei sotterranei con i suoi teschi e sacrifici votivi. La realtà della vita di tutti i giorni e il mistero arcano della fede.
Un racconto di oggi eppure senza tempo, sospeso.
Forse non ė un film facilissimo, la trama è semplice, lenta. L'attenzione più che agli eventi esterni ė data dai meccanismi interiori di Anna, perciò anche le situazioni più d'azione vengono solo accennate, non risolte completamente, poiché più importanti sono le conseguenze sulla protagonista.
Consigliato? Sì
"Il film è stato presentato in concorso alla 72ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, dove Valeria Golino ha vinto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile. "(Wikipedia)
Posso dire? La Golino è proprio brava. Mi piace.
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Un film di Giuseppe M. Gaudino.
Con Valeria Golino, Massimiliano Gallo, Adriano Giannini, Elisabetta Mirra, Edoardo Crò. Drammatico, 110 min.
Italia 2015.
Un tempo Anna era una bambina solare, spavalda e senza paura, ma oggi, trent'anni dopo, la sua esistenza ė in bianco e nero. Non vede i colori, non vede, o non vuole vedere, cosa accade nella sua famiglia, chi è suo marito. Per amore dei figli ha chinato la testa, preso qualche schiaffo di troppo.
Emotiva e fragile s'affaccia al balcone, dove nuvole nere si addensano sopra un mare azzurro, che presto si trasforma in tempesta: è il mondo esterno che mostra il suo volto, quando Anna lo affronta, ma poi spaventata chiude la finestra e tutto torna in bianco e nero.
Un viaggio di risalita in cui una donna "da niente", che si è sempre sacrificata per gli altri, deve riconquistare la propria autostima, ritrovare il coraggio.
La spinta a farla uscire dal suo bozzolo è un contratto a tempo indeterminato, le attenzioni di un fascinoso attore e un collega-mentore che ha perso il lavoro. Ma il viaggio è pieno di ostacoli, una discesa all'inferno prima della luce.
Un film che fonde linguaggi diversi: il canto napoletano che introduce la protagonista e la sua storia come in un melodramma, la superstizione e magia, gli inserti grafici e pittorici, le canzoni popolari. Insieme ai linguaggi anche il tempo pare fondersi tra quello esterno-oggettivo: il presente, un passato recente, uno più lontano (quello dell'infanzia) e quello interiore-soggettivo: le paure, le insicurezze, gli slanci impulsivi. Un po' come la stessa Napoli, che emerge con il suo vulcano verso il cielo e sprofonda nei sotterranei con i suoi teschi e sacrifici votivi. La realtà della vita di tutti i giorni e il mistero arcano della fede.
Un racconto di oggi eppure senza tempo, sospeso.
Forse non ė un film facilissimo, la trama è semplice, lenta. L'attenzione più che agli eventi esterni ė data dai meccanismi interiori di Anna, perciò anche le situazioni più d'azione vengono solo accennate, non risolte completamente, poiché più importanti sono le conseguenze sulla protagonista.
Consigliato? Sì
"Il film è stato presentato in concorso alla 72ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, dove Valeria Golino ha vinto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile. "(Wikipedia)
Posso dire? La Golino è proprio brava. Mi piace.
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