Visualizza la versione completa : La metamorfosi - Franz Kafka
DarkCoffee
18-September-2015, 14:19
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Incastonando uno straordinario equilibrio di grottesco e oggettivo, di concreto e assurdo, in un impianto stilistico sopraffino, Kafka è riuscito a creare un capolavoro letterario senza tempo. La parabola di umiliazione suprema alla quale Gregor Samsa non può fare a meno di sottostare, dà sfogo ad un intrico di contraddizioni mai risolte e di vincoli insormontabili nel rantolo senza voce di un insetto; l'opressione e la repressione familiare, il legame di schiavitù civile col posto di lavoro, lo scontro silenzioso tra le tensioni individuali e i rigidi schemi di una società inesorabilmente vicina al collasso, rendono questo gioiello un'incredibile allegoria di ogni umana vicenda.
DarkCoffee
18-September-2015, 14:27
Va bene, lo ammetto! E' la prima volta che leggo Kafka. Ebbene, c'è sempre una prima volta :-)
Non ho ancora finito il racconto, ma sento di esprimere già una bella nota positiva a riguardo!
Grottesco è un aggettivo perfetto, ma anche assurdo. Ancora non posso esprimermi sul "concreto", ma vi dirò.
Intanto, mi sento di consigliarvelo vivamente :-)
DarkCoffee
21-September-2015, 17:56
Ho finito di leggere il libro.
Mi è piaciuto, anche se avrei preferito una fine diversa.
La lezione che Kafka ci vuole impartire è: non bisogna avere paura del "diverso".
In questo racconto, anche una persona amata come un figlio cambia completamente agli occhi dei genitori, quando un giorno si sveglia insetto. Ed è molto triste come il figlio è impotente sulle reazioni ed azioni ricevute.
Ci sono differenti ipotesi sul significato del racconto, una delle quali è che questo sia un'anticipazione dei sentimenti che poi sbocciarono con l'olocausto.
kaipirissima
21-September-2015, 18:58
Ma io ho sempre visto la metamorfosi come la metafora della crisi d'identità dell'uomo moderno. Non tanto il diverso quanto l'impossibilità di rapportarsi a una realtà che appare sempre più senza senso, dimKafka sono famose le allegorie vuote.
Cioè le storie paradigmatiche senza un senso. Tipo Il castello, Il processo ecc.
DarkCoffee
21-September-2015, 23:03
Ti dirò, senza senso mi è sembrato dall'inizio. Soprattutto quando lui si sveglia insetto e non è preoccupato minimamente del quando e se si ritrasformerà umano, ma è preoccupato di prendere il treno. Con una maggior riflessione, spinta dalle tue parole, potrei dire che questa situazione sarebbe una metafora dell'uomo moderno in quanto non preoccupato dell'estetica, ma del dovere. Però non mi convince ancora.
Mi è più semplice pensare alla diversità perchè l'uomo ha sempre provato ribrezzo per il "diverso", come la stessa madre prova ribrezzo per Gregor che invece internamente non è cambiato e soffre dei comportamenti della famiglia nei suoi confronti.
Per non parlare della fine. Lui muore e loro che fanno? "Rinascono"? Di nuovo hanno speranza di una vita migliore? Cambia tutto? Ma no! Non è cambiato nulla in realtà! Se avessero voluto, avrebbero potuto vivere diversamente anche con Gregor. Magari lo stesso amore che avrebbe ricevuto l'avrebbe cambiato!
E quanto ho odiato tutti! Quanta pena e tristezza pensando al povero figliolo
Se dovessimo analizzare i protagonisti, cosa ne pensi dei tre affittuari e della donna di servizio? Cosa ne pensi della mela sulla schiena di Gregor?
Si potrebbe associare a qualcosa di religioso?
La mela potrebbe essere il peccato originale. I tre signori con la barba lunga potrebbero essere stati angeli. La donna potrebbe essere stata Maddalena rappresentata come il peccato di entrare nella stanza di nascosto e l'unica a non aver paura di avvicinarsi.
La sorella potrebbe essere stata Giuda, la madre Ponzio Pilato e il padre Erode.
Non farci caso sto riflettendo e giocando ad alta voce. Però sono curiosa di sapere che ne pensi :-)
kaipirissima
22-September-2015, 00:38
Ok. Dammi tempo, lo rileggo (volentieri) e poi vediamo se mi torna qualcosa.
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