kaipirissima
23-July-2013, 20:41
Blue Valentine
Un film di Derek Cianfrance.
Con Michelle Williams, Ryan Gosling, Mike Vogel, John Doman, Ben Shenkman.
Drammatico, 120 min.
USA 2010.
3578
OK.
Ormai c’è l’ho in pugno questo regista. Dopo aver visto nel giro di due mesi due suoi film Come un tuono e Blue Valentine ho capito questo.
Ci sono film in cui il regista cerca di trovare la sequenza, la battuta che renda la vita vera, ma è una costruzione artistica.
Nella realtà non tutto è come nei film, però nel modo in cui i registi presentano certe situazioni noi capiamo cosa volevano mostrarci, dire, farci provare.
Questo regista, invece, ama la narrazione reale (si può dire?) è un po’ come se noi fossimo veramente spettatori di trance di vita. Non si percepisce il cinema ma la routine, la quotidianità, la normalità, la vita comune insomma, con i suoi, ovviamente, limiti. Che noia! Eppure, ha un senso; eppure, è il modo di rappresentare la vita più onesto possibile, senza farne un documentario.
La storia è quella di una coppia ormai in crisi destinata a lasciarsi. E questo è il film e non c’è spoiler in ciò. Il tempo della storia si risolve in un week-end. Un fine settimana normale, o meglio normale quanto può esserlo per una coppia in cui la distanza si fa sempre più incolmabile. Non ci sono cattivi, anche se io ho empatizzato con la moglie. Dio mio che sofferenza. Dover far sesso quando non c’è in te la passione, il desiderio. E lui, certo non è un mostro, non è crudele, con la figlia ha un rapporto splendido, eppure a me è parso un perdente. Mi faceva un po’ pena, però. Perché se c’è una cosa che non si può negargli è d’aver fatto una scelta d’amore, ma credo che in quell’amore si sia poi rifugiato, come fosse una caverna e, alla fine, tesaurizzando il rapporto l’ha fatto lentamente morire.
Insomma, un film per parlare di rapporti di coppia. Un film per discutere sulla fine di un rapporto. Un film per capire che se deve finire è meglio finisca.
Consigliato. A chi non teme la noia. Sì.
Un film di Derek Cianfrance.
Con Michelle Williams, Ryan Gosling, Mike Vogel, John Doman, Ben Shenkman.
Drammatico, 120 min.
USA 2010.
3578
OK.
Ormai c’è l’ho in pugno questo regista. Dopo aver visto nel giro di due mesi due suoi film Come un tuono e Blue Valentine ho capito questo.
Ci sono film in cui il regista cerca di trovare la sequenza, la battuta che renda la vita vera, ma è una costruzione artistica.
Nella realtà non tutto è come nei film, però nel modo in cui i registi presentano certe situazioni noi capiamo cosa volevano mostrarci, dire, farci provare.
Questo regista, invece, ama la narrazione reale (si può dire?) è un po’ come se noi fossimo veramente spettatori di trance di vita. Non si percepisce il cinema ma la routine, la quotidianità, la normalità, la vita comune insomma, con i suoi, ovviamente, limiti. Che noia! Eppure, ha un senso; eppure, è il modo di rappresentare la vita più onesto possibile, senza farne un documentario.
La storia è quella di una coppia ormai in crisi destinata a lasciarsi. E questo è il film e non c’è spoiler in ciò. Il tempo della storia si risolve in un week-end. Un fine settimana normale, o meglio normale quanto può esserlo per una coppia in cui la distanza si fa sempre più incolmabile. Non ci sono cattivi, anche se io ho empatizzato con la moglie. Dio mio che sofferenza. Dover far sesso quando non c’è in te la passione, il desiderio. E lui, certo non è un mostro, non è crudele, con la figlia ha un rapporto splendido, eppure a me è parso un perdente. Mi faceva un po’ pena, però. Perché se c’è una cosa che non si può negargli è d’aver fatto una scelta d’amore, ma credo che in quell’amore si sia poi rifugiato, come fosse una caverna e, alla fine, tesaurizzando il rapporto l’ha fatto lentamente morire.
Insomma, un film per parlare di rapporti di coppia. Un film per discutere sulla fine di un rapporto. Un film per capire che se deve finire è meglio finisca.
Consigliato. A chi non teme la noia. Sì.