Krasin
22-December-2014, 18:29
3025
Sempre di fretta.
Ritmi quotidiani frenetici.
La giornata tipo di ognuno di noi è piena di cose da fare: dagli appuntamenti di lavoro agli impegni personali, etc.
Da dove deriva questa fretta?
Esiste un antidoto?
Sì...'nu bellu specchio
' nu bellu specchio, come ci racconta Luciano De Crescenzo e' l'antidoto piu' efficace.
' nu bellu specchio fu partorito da una mente geniale: quella del mitico don Attilio, portiere di un antico palazzo di Napoli, dove l'IBM, negli anni settanta, si era trasferita.
In questo palazzo non ci stava solo l'IBM, ma anche tanti inquilini...e un'ascensore solo e "moscio".
Le incazzature, per le attese dell' ascensore, erano quotidiane.
Queste attese erano, al massimo, di cinque minuti, pero' a tutti, sempre di fretta, sembravano molto di piu'.
I dipendenti dell'IBM erano sempre incazzati e in ritardo; e la colpa era sempre dell' ascensore.
Mentre l'IBM stava escogitando come uscire da questo problema (l'ascensore non si poteva cambiare perche' era in stile col palazzo), il mitico don Attilio ebbe l' idea geniale e risolutiva: quella di mettere vicino al muro, a ogni pianerottolo, 'nu bellu specchio.
Fu la soluzione vincente: la gente si guardava, si rimirava...e il tempo passava e nessuno se ne accorgeva. I ritardi...continuarono, ma le incazzature...finirono.
Il narcisismo generale sconfisse la fretta.
In sintesi, per vincere la fretta riempiamo la città di specchi.
Sempre di fretta.
Ritmi quotidiani frenetici.
La giornata tipo di ognuno di noi è piena di cose da fare: dagli appuntamenti di lavoro agli impegni personali, etc.
Da dove deriva questa fretta?
Esiste un antidoto?
Sì...'nu bellu specchio
' nu bellu specchio, come ci racconta Luciano De Crescenzo e' l'antidoto piu' efficace.
' nu bellu specchio fu partorito da una mente geniale: quella del mitico don Attilio, portiere di un antico palazzo di Napoli, dove l'IBM, negli anni settanta, si era trasferita.
In questo palazzo non ci stava solo l'IBM, ma anche tanti inquilini...e un'ascensore solo e "moscio".
Le incazzature, per le attese dell' ascensore, erano quotidiane.
Queste attese erano, al massimo, di cinque minuti, pero' a tutti, sempre di fretta, sembravano molto di piu'.
I dipendenti dell'IBM erano sempre incazzati e in ritardo; e la colpa era sempre dell' ascensore.
Mentre l'IBM stava escogitando come uscire da questo problema (l'ascensore non si poteva cambiare perche' era in stile col palazzo), il mitico don Attilio ebbe l' idea geniale e risolutiva: quella di mettere vicino al muro, a ogni pianerottolo, 'nu bellu specchio.
Fu la soluzione vincente: la gente si guardava, si rimirava...e il tempo passava e nessuno se ne accorgeva. I ritardi...continuarono, ma le incazzature...finirono.
Il narcisismo generale sconfisse la fretta.
In sintesi, per vincere la fretta riempiamo la città di specchi.