Rosy
03-November-2014, 21:49
Da quanto tempo non leggevo un giallo che mi "prendesse" così?
sicuramente da un bel pò.
La scoperta di Sandrone Dazieri come autore di gialli ha fatto sì che mi sia già procurata i quattro precedenti romanzi, con protagonista il " Gorilla".
E non è tutto: ho scoperto che è uno dei tre soggettisti dello sceneggiato TV "Squadra antimafia", di cui non mi sono mai persa una puntata fin dalla prima serie!
La qualità si vede...
Ma parliamo del romanzo.
In poche righe.
Un bambino scompare da un parco alla periferia di Roma; poco dopo la madre viene trovata decapitata lì vicino.
Le indagini vengono affidate, in via ufficiosa, alla bella e brava poliziotta Colomba Caselli, che sarebbe in realtà in "pausa", in seguito ad una tremenda esperienza che l'ha segnata profondamente.
Il suo capo ha fiducia in lei e le chiede di indagare.
Le affianca un personaggio assolutamente fuori dagli schemi: è Dante Torre,super esperto di bambini scomparsi e vittime di abusi, essendo stato lui stesso tenuto prigioniero per ben undici anni da un uomo crudele e misterioso che si faceva chiamare il "Padre". Dante è uscito da quell'esperienza ai limiti della follia, ed è rimasto pieno di fobie e di paranoie, ma sa capire persone, situazioni..meglio di chiunque altro: come se avesse affinato un sesto senso.
Ma indagare in questa storia lo ripiomba nell'incubo: incubo che diventa insopportabile da gestire, quando si accorge da un segno inequivocabile che il "Padre" è di nuovo in azione, ed è stato proprio lui a fare sparire il bambino.
Ma com'è possibile, dopo tutti quegli anni?
Non si era suicidato prima di essere catturato?
E se Colomba scoprisse che la sua esperienza drammatica non è stata casuale, ma potrebbe avere legami con questa storia?
Da qui parte un'indagine serrata, in cui i colpi di scena si sprecano, e le sorprese non mancano!
E' uno di quei romanzi che veramente è difficile posare ; i capitoli incalzano, e procedendo nella lettura il desiderio di sapere cos'è accaduto veramente non lascia tregua.
Il finale è a sorpresa, come in un giallo che si rispetti, ma lascia aperto uno spiraglio...che mi ha spiazzata.
Ho pensato allora che sia come l'inizio di un seguito, che mi auguro caldamente!!!
Dazieri, stai già scrivendo?
Un giallo che consiglio assolutamente a chiunque sia come me un patito di gialli di qualità: questo lo è, ed è perciò imperdibile.
2839
sicuramente da un bel pò.
La scoperta di Sandrone Dazieri come autore di gialli ha fatto sì che mi sia già procurata i quattro precedenti romanzi, con protagonista il " Gorilla".
E non è tutto: ho scoperto che è uno dei tre soggettisti dello sceneggiato TV "Squadra antimafia", di cui non mi sono mai persa una puntata fin dalla prima serie!
La qualità si vede...
Ma parliamo del romanzo.
In poche righe.
Un bambino scompare da un parco alla periferia di Roma; poco dopo la madre viene trovata decapitata lì vicino.
Le indagini vengono affidate, in via ufficiosa, alla bella e brava poliziotta Colomba Caselli, che sarebbe in realtà in "pausa", in seguito ad una tremenda esperienza che l'ha segnata profondamente.
Il suo capo ha fiducia in lei e le chiede di indagare.
Le affianca un personaggio assolutamente fuori dagli schemi: è Dante Torre,super esperto di bambini scomparsi e vittime di abusi, essendo stato lui stesso tenuto prigioniero per ben undici anni da un uomo crudele e misterioso che si faceva chiamare il "Padre". Dante è uscito da quell'esperienza ai limiti della follia, ed è rimasto pieno di fobie e di paranoie, ma sa capire persone, situazioni..meglio di chiunque altro: come se avesse affinato un sesto senso.
Ma indagare in questa storia lo ripiomba nell'incubo: incubo che diventa insopportabile da gestire, quando si accorge da un segno inequivocabile che il "Padre" è di nuovo in azione, ed è stato proprio lui a fare sparire il bambino.
Ma com'è possibile, dopo tutti quegli anni?
Non si era suicidato prima di essere catturato?
E se Colomba scoprisse che la sua esperienza drammatica non è stata casuale, ma potrebbe avere legami con questa storia?
Da qui parte un'indagine serrata, in cui i colpi di scena si sprecano, e le sorprese non mancano!
E' uno di quei romanzi che veramente è difficile posare ; i capitoli incalzano, e procedendo nella lettura il desiderio di sapere cos'è accaduto veramente non lascia tregua.
Il finale è a sorpresa, come in un giallo che si rispetti, ma lascia aperto uno spiraglio...che mi ha spiazzata.
Ho pensato allora che sia come l'inizio di un seguito, che mi auguro caldamente!!!
Dazieri, stai già scrivendo?
Un giallo che consiglio assolutamente a chiunque sia come me un patito di gialli di qualità: questo lo è, ed è perciò imperdibile.
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