DarkCoffee
03-October-2014, 23:55
La Repubblica ha pubblicato una lista di 15 libri che non avremmo potuto leggere se fossero stati censurati.
Con questa scusa e la lista apro la discussione.
Dalla Repubblica.it
Si è appena conclusa, in America, la Banned Books Week, un evento annuale dedicato al rapporto tra letteratura e censura. Durante la settimana dei libri proibiti, librerie, centri culturali, biblioteche e scuole hanno dedicato focus e letture a quei libri che sono stati censurati, totalmente o parzialmente, a causa del loro linguaggio e delle loro tematiche. Di seguito, una selezione dei quindici libri famosi che avremmo potuto non leggere mai se la censura avesse bloccato definitivamente la loro pubblicazione
In questa foto: Lolita- V. Nabokov. Testo famosissimo, ha avuto una storia travagliata. La trama, incentrata su un rapporto pedofilo e incestuoso, è stata censurata per anni dalle case editrici. Pubblicato a Parigi nel 1955, fu bandito dal ministero degli Interni francese per due anni. Divenne un bestseller solo nel 1958, dopo la pubblicazione negli Usa
Memoria delle mie puttane tristi- G. Garcìa Marquez. Galeotto fu il titolo. Tutte le informazioni promozionali mandate dalla casa editrice spagnola che aveva pubblicato il libro, venivano cestinate a causa di quel 'puttane tristi'. Il libro di Garcia Marquez, fu anche oggetto di molte critiche da parte di quei gruppi di attivisti sociali che si occupano della battaglia alla prostituzione infantile che il romanzo, secondo loro, incoraggiava
Anna Karenina- L. Tolstoj. Inizialmente pubblicato a puntate su un periodico russo, si fermò in realtà al penultimo capitolo. L'editore aggiunse nel 1877 un sunto di poche righe, sostituendo così la conclusione di questo classico ritenuto "frivolo e licenzioso". La parte finale vedrà la luce nella sua versione integrale solo grazie al finanziamento personale dell'autore
Madabe Bovary- G. Flaubert. Fu censurato per la presunta immoralità della protagonista. L'indulgere di Emma nell'adulterio venne considerato un oltraggio alla religione e alla morale pubblica del tempo
La prova del miele- Salwa al Neimi. Pubblicato per la prima volta da una casa editrice libanese, fu censurato in molti paesi arabi a causa del suo contenuto considerato sessualmente troppo esplicito. La trama è incentrata sull'incontro tra la protagonista e un uomo che le fa scoprire un nuovo modo, erotico e carnale, di vivere l'amore, finendo per ribaltare tutti i pregiudizi sul rapporto tra sesso e Islam
Arancia meccanica- A. Burgess. Scritto da Anthony Burges del 1962, fu accolto in maniera controversa e accusato d'induzione alla violenza. L'autore, ispiratosi per la trama alla violenza subita dalla moglie mentre era incinta, fu costretto ad aggiungere un capitolo finale per 'ammorbidire' il tono
L'amante di Lady Chatterley- D. H. Lawrence. Pubblicato in Italia nel 1928, fu messo al bando in tutta Europa e in particolar modo in Gran Bretagna. Considerato osceno per il modo in cui raccontava la sessualità femminile e l'adulterio, sarà definitivamente libero da ogni censura censura solo nel 1960
Il risveglio- K. Chopin. Narra la scoperta del desiderio carnale, il 'risveglio' appunto, della protagonista che si scopre inadatta ai canoni della buona società del tempo. La storia di Edna, decisamente fuori dagli schemi per la letteratura di fine '800, è oggi considerata una delle prime opere femministe della letteratura
Maurice- E.M.Forster. Scritto nel 1914, rimase nascosto per cinquantasette anni. La sua trama incentrata su un amore omosessuale fu a lungo osteggiata e censurata. Vide la luce solo nel 1971, dopo la morte dell'autore
Un tram che si chiama desiderio- T. Williams.
Incentrato sulla tragedia di un uomo omosessuale che, scoperto dalla moglie, si toglie la vita. L'autore cercò di evitare la censura riscrivendo parzialmente la sceneggiatura della trasposizione teatrale
Tropico del Cancro- H. Miller. A causa di questo libro, considerato pornografico per alcune scene eccessivamente esplicite, Miller fu processato per oscenità
Ulisse- J. Joyce. Considerato oggi uno dei libri più importanti del XX secolo, fu censurato dai circoli conservatori per quattordici anni. Nonostante le battaglie di Joyce per la pubblicazione dell'opera integrale, fu pubblicato solo nel 1922
Via col vento- M. Mitchell. Indimenticato affresco degli Stati Uniti del Sud durante la Guerra di secessione, subì numerose critiche proprio a causa della minuziosa fedeltà storica. La critica del tempo imputò alla scrittrice di aver creato un mito eccessivo attorno alla storia, appoggiando dei valori che erano oramai morti con la Guerra civile. Diventò ugualmente un caso editoriale: con un milione di copie vendute in sei mesi, restò in cima alle classifiche delle vendite per più di due anni
Ragazze di campagna- E. O'Brien. Opera autobiografica, fu proibita in Irlanda fin da subito. Pubblicato nel 1961, fu bandito dalla censura di stato e bruciato pubblicamente nel distretto parrocchiale dove viveva la famiglia della scrittrice. Ritenuto troppo esplicito, racconta la storia di due ragazze di campagna e del loro desiderio di emancipazione, sia emotiva che fisica
Fanny Hill. Memorie di una donna di piacere- J. Cleland. "Fanny Hill", opera incentrata sul tema dell'omosessualità maschile, fu bandita subito dopo la sua pubblicazione e causò l'arresto dell'autore, degli editori e degli stampatori. Ritirato dal mercato, continuò a proliferare sul mercato nero fino a che, nel 1750, l'autore non ne riscrisse una versione fortemente censurata
Con questa scusa e la lista apro la discussione.
Dalla Repubblica.it
Si è appena conclusa, in America, la Banned Books Week, un evento annuale dedicato al rapporto tra letteratura e censura. Durante la settimana dei libri proibiti, librerie, centri culturali, biblioteche e scuole hanno dedicato focus e letture a quei libri che sono stati censurati, totalmente o parzialmente, a causa del loro linguaggio e delle loro tematiche. Di seguito, una selezione dei quindici libri famosi che avremmo potuto non leggere mai se la censura avesse bloccato definitivamente la loro pubblicazione
In questa foto: Lolita- V. Nabokov. Testo famosissimo, ha avuto una storia travagliata. La trama, incentrata su un rapporto pedofilo e incestuoso, è stata censurata per anni dalle case editrici. Pubblicato a Parigi nel 1955, fu bandito dal ministero degli Interni francese per due anni. Divenne un bestseller solo nel 1958, dopo la pubblicazione negli Usa
Memoria delle mie puttane tristi- G. Garcìa Marquez. Galeotto fu il titolo. Tutte le informazioni promozionali mandate dalla casa editrice spagnola che aveva pubblicato il libro, venivano cestinate a causa di quel 'puttane tristi'. Il libro di Garcia Marquez, fu anche oggetto di molte critiche da parte di quei gruppi di attivisti sociali che si occupano della battaglia alla prostituzione infantile che il romanzo, secondo loro, incoraggiava
Anna Karenina- L. Tolstoj. Inizialmente pubblicato a puntate su un periodico russo, si fermò in realtà al penultimo capitolo. L'editore aggiunse nel 1877 un sunto di poche righe, sostituendo così la conclusione di questo classico ritenuto "frivolo e licenzioso". La parte finale vedrà la luce nella sua versione integrale solo grazie al finanziamento personale dell'autore
Madabe Bovary- G. Flaubert. Fu censurato per la presunta immoralità della protagonista. L'indulgere di Emma nell'adulterio venne considerato un oltraggio alla religione e alla morale pubblica del tempo
La prova del miele- Salwa al Neimi. Pubblicato per la prima volta da una casa editrice libanese, fu censurato in molti paesi arabi a causa del suo contenuto considerato sessualmente troppo esplicito. La trama è incentrata sull'incontro tra la protagonista e un uomo che le fa scoprire un nuovo modo, erotico e carnale, di vivere l'amore, finendo per ribaltare tutti i pregiudizi sul rapporto tra sesso e Islam
Arancia meccanica- A. Burgess. Scritto da Anthony Burges del 1962, fu accolto in maniera controversa e accusato d'induzione alla violenza. L'autore, ispiratosi per la trama alla violenza subita dalla moglie mentre era incinta, fu costretto ad aggiungere un capitolo finale per 'ammorbidire' il tono
L'amante di Lady Chatterley- D. H. Lawrence. Pubblicato in Italia nel 1928, fu messo al bando in tutta Europa e in particolar modo in Gran Bretagna. Considerato osceno per il modo in cui raccontava la sessualità femminile e l'adulterio, sarà definitivamente libero da ogni censura censura solo nel 1960
Il risveglio- K. Chopin. Narra la scoperta del desiderio carnale, il 'risveglio' appunto, della protagonista che si scopre inadatta ai canoni della buona società del tempo. La storia di Edna, decisamente fuori dagli schemi per la letteratura di fine '800, è oggi considerata una delle prime opere femministe della letteratura
Maurice- E.M.Forster. Scritto nel 1914, rimase nascosto per cinquantasette anni. La sua trama incentrata su un amore omosessuale fu a lungo osteggiata e censurata. Vide la luce solo nel 1971, dopo la morte dell'autore
Un tram che si chiama desiderio- T. Williams.
Incentrato sulla tragedia di un uomo omosessuale che, scoperto dalla moglie, si toglie la vita. L'autore cercò di evitare la censura riscrivendo parzialmente la sceneggiatura della trasposizione teatrale
Tropico del Cancro- H. Miller. A causa di questo libro, considerato pornografico per alcune scene eccessivamente esplicite, Miller fu processato per oscenità
Ulisse- J. Joyce. Considerato oggi uno dei libri più importanti del XX secolo, fu censurato dai circoli conservatori per quattordici anni. Nonostante le battaglie di Joyce per la pubblicazione dell'opera integrale, fu pubblicato solo nel 1922
Via col vento- M. Mitchell. Indimenticato affresco degli Stati Uniti del Sud durante la Guerra di secessione, subì numerose critiche proprio a causa della minuziosa fedeltà storica. La critica del tempo imputò alla scrittrice di aver creato un mito eccessivo attorno alla storia, appoggiando dei valori che erano oramai morti con la Guerra civile. Diventò ugualmente un caso editoriale: con un milione di copie vendute in sei mesi, restò in cima alle classifiche delle vendite per più di due anni
Ragazze di campagna- E. O'Brien. Opera autobiografica, fu proibita in Irlanda fin da subito. Pubblicato nel 1961, fu bandito dalla censura di stato e bruciato pubblicamente nel distretto parrocchiale dove viveva la famiglia della scrittrice. Ritenuto troppo esplicito, racconta la storia di due ragazze di campagna e del loro desiderio di emancipazione, sia emotiva che fisica
Fanny Hill. Memorie di una donna di piacere- J. Cleland. "Fanny Hill", opera incentrata sul tema dell'omosessualità maschile, fu bandita subito dopo la sua pubblicazione e causò l'arresto dell'autore, degli editori e degli stampatori. Ritirato dal mercato, continuò a proliferare sul mercato nero fino a che, nel 1750, l'autore non ne riscrisse una versione fortemente censurata