nohamweb
05-November-2013, 17:09
Lagerlöf sa condurci fino al delirio dell’amore, e sta al lettore discostarsi quando e come vuole, sfruttando i segnali che vuole.
Ed è significativo che la frase forse più commovente di tutto il romanzo non riguardi minimamente il rapporto tra Jan e la figlia, ma tra lui e sua moglie. Un rapporto freddo e distante che la follia di Jan riesce invece ad addolcire e riscaldare: “Jan non è matto […]. Il Signore gli ha posto uno schermo davanti agli occhi, perché non veda quello che non sopporterebbe di vedere. E di questo non si può che essere riconoscenti”.
Ed è significativo che la frase forse più commovente di tutto il romanzo non riguardi minimamente il rapporto tra Jan e la figlia, ma tra lui e sua moglie. Un rapporto freddo e distante che la follia di Jan riesce invece ad addolcire e riscaldare: “Jan non è matto […]. Il Signore gli ha posto uno schermo davanti agli occhi, perché non veda quello che non sopporterebbe di vedere. E di questo non si può che essere riconoscenti”.