donnadelfaro
12-October-2013, 09:21
Scrittori non si nasce, si diventa. Si può nascere dotati di fantasia, o avere una buona predisposizione linguistica, ma scrivere per farsi leggere è ben altra cosa, ci vuole metodo, tanta pazienza, studio e abnegazione. Anche avere delle idee non basta perché poi portarle su carta non è per niente facile. Anche le migliori idee si scontrano con la difficoltà di personaggi da caratterizzare, di dialoghi da gestire, di sintassi da rispettare e con la regola che non ammette eccezioni: attrarre il lettore.
Chi ha voglia di scrivere, dunque, non può far altro che provare, con la consapevolezza che i primi scritti potrebbero non essere entusiasmanti. A conferma posso portarvi la mia esperienza. Ho scritto perché, insoddisfatta del mio lavoro, volevo mostrare a me stessa che avevo qualcosa da dire, a dispetto della mediocrità della vita quotidiana. Ci ho provato. Il primo libro (http://www.sirigu.it/public/nel_nome_della_madre.htm) è uscito ed è stato iscritto al premio letterario Francesco Alziator Città di Cagliari. E' arrivato fra i finalisti, nonostante avesse dei limiti, lo riconosco. Evidentemente però ero riuscita a convincere in qualche modo la giuria, insomma ero riuscita ad attrarre i lettori. Cosa non da poco. E' iniziata da qui la mia avventura, da quel momento ho scritto tanto, con la consapevolezza che ogni opera era migliore della prima, sotto il profilo formale e dei contenuti, perché piano piano ho imparato a gestire le descrizioni, i dialoghi, le ambientazioni. Insomma, oggi mi sento di incoraggiare chi sente di aver qualcosa da dire in modo originale e personale. Se poi non avrete successo non disperatevi. Il successo potrebbe non arrivare mai, ma poco importa, perché a forza di cimentarvi con la scrittura avrete nel frattempo scoperto che scrivere è una ragione di vita, un modo straordinario di far lavorare la mente e il cuore, sia che gli altri vi leggano o meno.
Auguro a tutti gli aspiranti scrittori BUONA FORTUNA :well:anche se desiderare di scrivere è già di per sé una grande fortuna non concessa a tutti.
Chi ha voglia di scrivere, dunque, non può far altro che provare, con la consapevolezza che i primi scritti potrebbero non essere entusiasmanti. A conferma posso portarvi la mia esperienza. Ho scritto perché, insoddisfatta del mio lavoro, volevo mostrare a me stessa che avevo qualcosa da dire, a dispetto della mediocrità della vita quotidiana. Ci ho provato. Il primo libro (http://www.sirigu.it/public/nel_nome_della_madre.htm) è uscito ed è stato iscritto al premio letterario Francesco Alziator Città di Cagliari. E' arrivato fra i finalisti, nonostante avesse dei limiti, lo riconosco. Evidentemente però ero riuscita a convincere in qualche modo la giuria, insomma ero riuscita ad attrarre i lettori. Cosa non da poco. E' iniziata da qui la mia avventura, da quel momento ho scritto tanto, con la consapevolezza che ogni opera era migliore della prima, sotto il profilo formale e dei contenuti, perché piano piano ho imparato a gestire le descrizioni, i dialoghi, le ambientazioni. Insomma, oggi mi sento di incoraggiare chi sente di aver qualcosa da dire in modo originale e personale. Se poi non avrete successo non disperatevi. Il successo potrebbe non arrivare mai, ma poco importa, perché a forza di cimentarvi con la scrittura avrete nel frattempo scoperto che scrivere è una ragione di vita, un modo straordinario di far lavorare la mente e il cuore, sia che gli altri vi leggano o meno.
Auguro a tutti gli aspiranti scrittori BUONA FORTUNA :well:anche se desiderare di scrivere è già di per sé una grande fortuna non concessa a tutti.