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Come aquiloni..
31-May-2013, 11:23
Essendo entrato ieri nel forum, qui http://www.scompaginando.it/showthread.php?13-Diario-di-lettura/page48 , doverosamente mi presento a questa vivace e splendida comunità virtuale.Mi chiamo Alessandro Mosconi e sono nato a Monza, dove vivo tuttora, ormai quasi 55 anni fa. Di professione geologo, da sempre appassionato di lettura, ho iniziato anche a scrivere per raccontare la mia esperienza di padre di tre figli, di cui due nati con diversi tipi di disabilità congenita di origine casuale. “Come aquiloni… o quasi”, il libro che mi ha fatto atterrare qui, a causa di una "citazione" di un utente-moderatore... rappresenta una sorta di grido di speranza e di dolore insieme, che prendendo origine dal racconto per episodi della quotidianità, affronta con serietà ed ironia il tema della diversità e riflette sui sentimenti contrastanti che essa genera in chi la vive di riflesso ogni giorno, o la sfiora casualmente anche solo per un attimo. Ho pubblicato insieme ad altri genitori il libro “Come pinguini nel deserto” (Del Cerro 2006- Morellini 2011)www.comeaquiloni.com (http://www.comeaquiloni.com)
http://www.sindromedown.it/comeaquiloni/Nuova%20immagine%20(2).jpg

kaipirissima
31-May-2013, 15:59
Ciao Alessandro benvenuto.
Complimenti per il libro, non l'ho ancora letto, ma devo ammettere che il commento di Rosy unito alla tua garbata presentazione mi hanno davvero conquistata.

Rosy
31-May-2013, 22:12
Anch'io , Alessandro, ti dò il benvenuto. Ma ci siamo già...sentiti ! a presto, Rosy

daniela
31-May-2013, 23:20
Benvenuto Alessandro, ho scaricato ora l'e-book da Amazon.
Stupenda la foto dei due bambini abbracciati addormentati che hai postato in Diario di lettura!

Mauro
01-June-2013, 00:30
Benvenuto anche da parte mia e complimenti per la tua opera (tutta quanta quella che hai pubblicato sul tuo sito) su un argomento così difficile e delicato.

Patrizia
02-June-2013, 13:35
Benvenuto, Alessandro!
Tema sensibile, importante e difficilissimo da trattare; degno della massima attenzione e rispetto.
Complimenti anche da parte mia.

Sabrina71
02-June-2013, 19:52
Non ho potuto far altro che scaricare anche io l'e-book. A me purtroppo il "privilegio" come dici tu di una figlia Down è stato tolto dal destino e da quel giorno vivo cercando in ogni modo di colmare il vuoto che lei ha lasciato. Un libro quindi che ho già iniziato a leggere con il cuore in mano.

Benvenuto anche da me Alessandro. Un caso fortunato che tu sia entrato in questo forum a farci conoscere la tua speciale storia.

pippy
03-June-2013, 09:10
Benvenuto anche da me che condivido con Sabrina la stessa storia.
ciao

Come aquiloni..
03-June-2013, 10:24
Grazie a tutti per il benvenuto... a chi per primo mi ha accolto inquesto luogo a chi ha speso parole di stima e ha deciso addirittura di scaricare l'e-book e confrontarsi con i suoi contenuti. Un grazie particolare poi a Sabrina e pippy che con una disarmante semplicità hanno deciso di condividere un pezzo doloroso di storia personale, in risposta alla mia semplice presenza qui.Sono cose che colpiscono sempre... e spingono ancor di più a non chiudere quanto di bello e brutto abbiamo da raccontare nei cassetti segreti delle nostre anime.

Sabrina71
03-June-2013, 12:47
Apriamo l'anima a chi ha la sensibilità e il coraggio di guardarla e capirla. Grazie a te!

Serena-fundy
03-June-2013, 13:28
Benvenuto anche da parte mia! :)

pippy
03-June-2013, 14:50
Non c'e' niente da nascondere, soprattutto su questi argomenti.
ciao

maureen
03-June-2013, 17:31
Benvenuto anche da parte mia.

daniela
05-June-2013, 23:44
Ho divorato il tuo libro "Come aquiloni... o quasi", e ti ringrazio per aver condiviso con grande sensibilità riflessioni e quotidianità in questo "manuale" per genitori, abili e disabili, con la tua grande capacità di metterti dall'altra parte, nei panni dei figli, da padre appunto, nel senso più nobile del termine.
Chi ha avuto la fortuna di non vivere sulla propria pelle o sulla pelle dei propri figli certi problemi di disabilità, ha "bisogno" di un libro come questo, per avvicinarsi e cercare di conoscere questo pianeta. Che poi, in un certo senso, siamo tutti diversamente abili, quindi questo libro è una testimonianza preziosa di accettazione dell'unicità, della grandiosità e dei limiti di ognuno.

Come aquiloni..
06-June-2013, 13:01
Ho divorato il tuo libro "Come aquiloni... o quasi"...Hai usato la parola giusta Daniela... "divorato". 500 pagine in 5 gg :shock: Speriamo che non ti risulti indigesto! ;-). Grazie delle belle parole...

Rosy
06-June-2013, 14:52
Accidenti, Daniela mi ha battuta sul tempo!
Ma io leggo solo la sera- quando non devo disegnare un cartellone lungo 5 metri per la recita scolastica di mia nipote!!!!!!!!!!!!!( ieri sera)Allora salto anche una sera...
Ero certa, Daniela, che lo avresti apprezzato, con la tua grande sensibilità.
ciao a tutti
Rosy

Elvira Coot
13-June-2013, 14:48
Ciao, benvenuto!

Rosy
13-June-2013, 16:45
Caro amico Alessandro, ti dico innanzitutto che dopo aver letto il commento di Sara Rattaro, io non posso competere con lei!
Non ne ho le capacità.
Vorrei perciò solo esprimere con le mie semplici parole quante emozioni mi abbiano trasmesso le tue storie di vita vissuta!
Voglio ribadire ancora una volta quanto la mia esperienza di molti anni al fianco di bambini con disabilità di ogni tipo, abbia forse affinato la mia sensibilità verso di loro...
Alcuni anni fa ho avuto per un anno un bambino down di sei anni, e quando tu raccontavi del tuo Dario ( la cocciutaggine, ecc ) mi sembrava di rivedere lui!

Ma veniamo a noi.
Il tuo libro è diverso da come lo immaginavo: non configurato come un vero e proprio romanzo, ma molte storie insieme, molte riflessioni, suggerite da esperienze vissute, da momenti particolari.
Anche in questa forma, però...attira: come le noccioline. Si entra in punta di piedi nella famiglia Mosconi e dopo poche pagine già ci si sente ...a proprio agio.

Come non provare simpatia immediata per quel "tenerone" di Dario( Sindrome di D.), che fa l'aiuto cuoco con orgoglio ed impegno, che fa le gare di sci, che va in montagna ( indimenticabile quella foto!), che scrive dolcissimi biglietti ai suoi familiari?
Avevo il magone dalla contentezza, quando ho letto il capitolo della sua assunzione a tempo indeterminato!

E come non provare una dolcezza infinita verso Simone, sfortunato ragazzo- eterno bambino legato al filo per sempre - ma fortunatissimo ad avere la ricchezza di una famiglia eccezionale intorno a sè?

E Marialetizia, che mi pare saggia e " più grande" delle sue coetanee, forse perchè la realtà familiare in cui vive l'ha maturata anzitempo...
Bella quella foto in cui posa orgogliosa accanto alla sedia a rotelle del fratello, come a proteggerlo!

E voi due genitori, che riuscite a fare mille cose "nonostante"...
Che andate in vacanza ( quanti bei racconti ) , che vi occupate delle associazioni varie legate alla disabilità, che passate giornate vorticose occupandovi di tutti con lo stesso amore.E poi il lavoro, le incombenze quotidiane...
Al vostro confronto mi pare di fare poco o nulla.
Ma lo so , Alessandro, che la tua storia NON era per raccontare quante cose importanti tu faccia, ma di farci conoscere la disabilità da vicino, con un'ottica obiettiva, ma nello stesso tempo traboccante d'amore per la famiglia e per la vita stessa!

Grazie di questa bellissima testimonianza, di cui parlerò a tante persone che fanno parte della mia vita...
E speriamo che tu resti con noi a lungo( = in Scompaginando), per aggiornarci sulla tua bella famiglia , per scambiare quattro chiacchiere ogni tanto, e per trasmetterci la tua serenità!
ciao.
Mi permetto un abbraccio ...virtuale!
Rosy:-P:-P

1793

Rosy
13-June-2013, 16:58
Vorrei ,di seguito, trascrivere un brano che ho letto prima( di comprare il libro) , e che riassume un pò il succo di questo libro .
Sono le parole che mi hanno...fulminata sulla via di Damasco, e che mi hanno fatto decidere ad assolutamente leggere Come aquiloni...o quasi!!!!!!

" I figli sono come gli aquiloni, passi la vita a cercare di farli alzare da terra".
E. Bombeck

Ma non tutti i figli voleranno via...liberi e soli come è giusto che sia.
Alcuni si impiglieranno nei rami di un albero, altri, troppo goffi e pesanti, o forse malcostruiti, a fatica si alzeranno da terra per ricadere subito dopo voli brevi e certamente non arditi, altri ancora magari riusciranno a volare...ma non potranno mai "spezzare il filo"..

La forza del genitore sarà anche in quel caso quella di correre insieme a loro...magari più piano, meno spesso e alla fine, quando correre non avrà più senso nè scopo, sedersi ed abbracciarli, con la tenerezza di chi sa di aver fatto solo ciò che un genitore "deve" fare... amare il proprio aquilone.
(Alessandro Mosconi.)

Questo brano mi riempie il cuore di commozione.
Rosy

Come aquiloni..
14-June-2013, 16:45
E speriamo che tu resti con noi a lungo( = in Scompaginando)... Parto da questo "lapsus" prontamente rimediato specificando meglio il significato di quel "speriamo tu resti con noi a lungo" :lol: che mi ha fatto sorridere, o meglio dire... ridere a crepapelle :D , per ringraziare Rosy delle belle parole che ha voluto spendere per descrivere il mio libro e la realtà che esso racconta. Sì, hai ragione... ovviamente lo scopo di quel "mattone" (ora che l'hai finito ci puoi sempre fare molte cose... che so... fermaporta, peso per schiacciare le melanzane quando si tagliano per fare acqua... insomma, spazio alla tua fantasia! ;-) ... ah, già... ma tu ha comperato l'e-book!!! :lol: :lol: ), non era certo quella di raccontare per episodi la vita di una famiglia "complicata"... ma proprio quello di far vedere che "anche-così-è-possibile". E' possibile sopravvivere, è possibile essere sereni... ed è possibile tentare di essere felici. In fondo... è quello che facciamo tutti noi no?!Sicuramente resterò su questo forum ricco di spunti e suggerimenti per grandi letture... anche se magari non sarò "assiduo" nello scrivere come lo sono tanti di voi. Per ora lasciate che esprima la mia gioia per avervi "incrociati" quasi casualmente...A presto Alessandro

Sabrina71
20-June-2013, 03:03
Sono arrivata anche io alla fine di questo lungo e ricchissimo libro. Non potrei scrivere niente di più di quello che già è stato scritto. Le recensioni le lascio fare agli esperti. Io posso raccontare quali sono state le mie sensazioni, le mie emozioni.
Mi sono sorpresa nel leggere di quante cose si possano fare nonostante la disabilità. Ho capito quante cose ho perso nella mia condizione di "mamma disabile" mancata, ma ho capito anche quante difficoltà ho la fortuna di non dover affrontare proprio per questa mia condizione.

Alessandro mi rivolgo direttamente a te. Penso tu sia una persona molto sincera, capace di considerare le cose da molti punti di vista: il tuo, quello dei tuoi figli e quello della gente comune. Ho apprezzato il coraggio di chiamare le cose con il loro nome senza girarci intorno e senza voler apparire buoni e sensibili a tutti i costi. Inutile negare le emozioni negative. Ci sono anche quelle. Possiamo amare, ma a volte anche odiare. Possiamo sentirci prescelti a compiere una missione su questa terra, ma possiamo anche sentirci sfortunati e scoraggiati per dover portare certi pesi sulle spalle. E tu non ne hai uno, ma ben due di pesi da portare e lo fai egregiamente.
Per esperienza personale devo dire che mi hanno colpito quelle riflessioni sul come vengano scelte le mamme di figli handicappati. Parole che mi sono ripetuta anche io molte volte. Dio mi vuole bene e mi ha fatto un favore o piuttosto un dispetto nel togliermi la possibilità di essere mamma di figlia disabile? Sarà il caso, saranno le statistiche, sarà la sfortuna, la fortuna o chissà che altro, ma di sicuro io avrei preferito affrontare la disabilità piuttosto che vivere ogni giorno il vuoto che la mia bambina mi ha lasciato.

Non so perchè, ma Simone mi fa una gran tenerezza con quella sua espressione un pò imbronciata che tu hai spesso fotografato. Il modo in cui lo hai raccontato gli dà spessore. Non so come dire. Non sembra un giovane incapace di comunicare o di fare qualunque altra cosa, ma un ragazzo che in un modo diverso dal nostro esiste, dà e riceve e questo lo trovo molto bello.
Dario è davvero bravo e chi può dire che sappia fare meno di quello che facciamo noi "normali". Io non so sciare, non potrei affrontare una gara di nuoto senza lasciarci un polmone. Non ho un lavoro un pò per scelta, ma anche per non aver avuto la determinazione di cercarlo come ha fatto Dario. Quindi chi è che non sa fare?
E MariaLetizia? Da come l'hai descritta me la immagino indipendente, determinata, con questa capacità di capire al volo i suoi fratelli. Geniale davvero. Come non ricordare di quando ha descritto la sua amica con gli occhi rotondi perchè Dario li ha a mandorla.

Nelle ultime pagine Alessandro tu scrivi più o meno che se a qualcuno dopo aver letto il tuo libro capiterà di non volgere lo sguardo istintivamente altrove incrociando un disabile, ma di fargli un sorriso, vorrà dire che avrà condiviso con te lo stesso significato. Bè, credo che da come lo hai scritto e da come hai raccontato la tua bella famiglia, capiterà a molti. A me di sicuro!

Rosy
20-June-2013, 17:45
Cara Sabrina!
Non è vero che tu non avessi nulla da aggiungere.
E non è questione di essere "esperti", ma di lasciar parlare il cuore.
Ed il tuo cuore di ..mancata mamma di bimba disabile ha parlato così bene, con accenti così teneri , da commuovermi.
E penso non commuoverà solo me.
Inoltre hai messo in evidenza alcuni particolari della storia che avevo tralasciato, vuoi per fretta, vuoi per ...lasciare qualcosa agli altri!
un grande abbraccio, che sono certa coinvolgerà anche Alessandro e tutti quelli che hanno letto!
Rosy:-P

Sabrina71
20-June-2013, 21:36
Grazie Rosy, hai sempre parole così gentili per me. :hug:

Mauro
20-June-2013, 23:28
Grazie Rosy, hai sempre parole così gentili per me. :hug:

Parole che condivido in pieno.
Io non so se faccio parte della categoria dei "fortunati" o dei "non prescelti" o di quale altra. Ho due figlie meravigliose e quando sento persone come voi, che hanno attraversato, o tuttora attraversano, esperienze così difficili non posso fare a meno di provare un senso di ammirazione perchè mi rendo conto che la forza che vi conduce deve essere davvero grande e io non so se ne troverei così tanta in una situazione del genere.

Sabrina71
20-June-2013, 23:50
Di fronte a certi eventi o si rinuncia a vivere o la si trova la forza, anche se non è abbastanza da consentirci di camminare spediti, ma piuttosto ci fa inciampare e poi andare avanti e poi improvvisamente ancora inciampare e chiedere aiuto a volte sì e a volte no. Nonostante tutto andare avanti.
Grazie Mauro.:hug:

Come aquiloni..
21-June-2013, 13:13
Sabrina... che dire?! Può esserci "recensione" più bella e soprattutto più "vera" di chi attraverso la lettura ha vissuto e "ri-vissuto" emozioni tanto vicine a quelle che io descrivo nella mia esperienza di padre? Vicine non perchè simili nella storia... ma perchè scaturiscono dallo stesso travaglio interiore, al di là delle esperienze di vita differenti. Fortuna, sfortuna... Caso, predestinazione, Disegno... ha senso parlare in questi termini quando in realtà l'unica cosa che conta veramente è l'intensità di come ognuno gioca la propria umanità nel mondo, nel ruolo che in qualche modo gli è assegnato dalle circostanze e dalle proprie scelte, quando possibile? In questo senso ogni storia, ogni vita... merita di essere raccontata, ascoltata... e soprattutto vissuta.Grazie delle belle parole... non generiche ma indirizzate uno per uno ai veri protagonisti del mio libro... quasi ormai li conoscessi. E' un bel segno... e lo apprezzo tanto.un abbraccio virtuale, Alessandro

maureen
21-June-2013, 21:11
Mi avete fatto venire la pelle d'oca con i vostri commenti.
Grande emozione.

Elvira Coot
21-June-2013, 22:48
Mi avete fatto venire la pelle d'oca con i vostri commenti.
Grande emozione.

Quoto. Voglio leggere questo libro.

Rosy
23-June-2013, 20:18
Quoto. Voglio leggere questo libro. E FAI BENE! PURE TU MAUREEN! sono certa che vi prenderà il cuore.
Rosy