Rosy
13-April-2013, 18:24
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E' il romanzo ( molto) autobiografico di un autore che amo e stimo, Massimo Gramellini.
Oltre alla sua bravura di giornalista, ho sempre apprezzato l'estrema sensibilità con cui affronta i casi della vita, di qualunque...specie essi siano.
La sua notissima rubrica su La stampa," Cuori allo specchio", divenuta poi un libro, è stata per me motivo di profonde riflessioni.
Non immaginavo, però, di essere così coinvolta emotivamente da questo suo lavoro, che ho letteralmente divorato, leggendo e rileggendo più volte alcuni passi che mi toccavano in particolare....
E' la storia della sua infanzia, triste, segnata dalla morte prematura della mamma; dal suo sentirsi "diverso" rispetto agli altri bambini , che erano - ai suoi occhi -più fortunati; dal suo rapporto non facile col papà, che pareva non capire la sua disperazione; dalle scelte future, anche sbagliate, perchè tutta la sua vita, fino ai quarant'anni, è stata segnata da questo evento luttuoso...
Un lungo toccante racconto , in cui Gramellini fa tornare vivi i suoi pensieri di allora, i suoi interrogativi di bambino sensibile (" Perchè a me? se chi ti ama non ti lascia mai, allora la mamma non mi amava...").
Struggente lettura , in certi passi.
Ci sono, nella storia, anche momenti sereni, nelle descrizioni di persone care che gli sono state vicine, o nel suo tifo per il Toro, ma tutta al vicenda è comunque pervasa di malinconia.
Fino al finale, che è inatteso e dà un'impronta positiva alla storia:nonostante tutto, è possibile "fare bei sogni" , come gli augurava sempre la sua mamma prima di dormire.
Grazie, Gramellini, per averci raccontato la tua storia in questo tuo stile speciale che ti contraddistingue!
Lo consiglio a tutti. E lo regalerò ad almeno un paio di persone.
P.S.
Come mi accade spesso, scendo nel personale; in questo caso vogliate perdonarmi, ma è un argomento che "sento" molto.
La mia mamma è rimasta orfana di madre a 20 giorni, ed il suo papà, ventenne, non ha pensato meglio che cercarsi un'altra moglie , disinteressandosi di lei.
Come vedete, non sempre le favole che parlano di matrigne e di orfanelli sono solo favole.....
Nella sventura , lei ha avuto una sola fortuna, rispetto a Massimo Gramellini: essendo così piccola, non ha ricordo di un volto materno. E forse è meglio così....
Ma la sua prima infanzia è stata costellata di infelicità e di solitudine. Ecco perchè , leggendo certe parole di Gramellini, risentivo i suoi racconti, e mi si chiudeva la gola dal pianto.
Per concludere: a sei anni, mia madre è stata adottata ed ha avuto una vita serena, ma a che prezzo... Sei anni di infelicità ( e di rifiuto) sono lunghi, per un bambino.
Ho raccontato questo fatto per far capire QUANTO la storia mi abbia toccato ogni punto del cuore.
Non perdetevi questo libro!
Rosy
E' il romanzo ( molto) autobiografico di un autore che amo e stimo, Massimo Gramellini.
Oltre alla sua bravura di giornalista, ho sempre apprezzato l'estrema sensibilità con cui affronta i casi della vita, di qualunque...specie essi siano.
La sua notissima rubrica su La stampa," Cuori allo specchio", divenuta poi un libro, è stata per me motivo di profonde riflessioni.
Non immaginavo, però, di essere così coinvolta emotivamente da questo suo lavoro, che ho letteralmente divorato, leggendo e rileggendo più volte alcuni passi che mi toccavano in particolare....
E' la storia della sua infanzia, triste, segnata dalla morte prematura della mamma; dal suo sentirsi "diverso" rispetto agli altri bambini , che erano - ai suoi occhi -più fortunati; dal suo rapporto non facile col papà, che pareva non capire la sua disperazione; dalle scelte future, anche sbagliate, perchè tutta la sua vita, fino ai quarant'anni, è stata segnata da questo evento luttuoso...
Un lungo toccante racconto , in cui Gramellini fa tornare vivi i suoi pensieri di allora, i suoi interrogativi di bambino sensibile (" Perchè a me? se chi ti ama non ti lascia mai, allora la mamma non mi amava...").
Struggente lettura , in certi passi.
Ci sono, nella storia, anche momenti sereni, nelle descrizioni di persone care che gli sono state vicine, o nel suo tifo per il Toro, ma tutta al vicenda è comunque pervasa di malinconia.
Fino al finale, che è inatteso e dà un'impronta positiva alla storia:nonostante tutto, è possibile "fare bei sogni" , come gli augurava sempre la sua mamma prima di dormire.
Grazie, Gramellini, per averci raccontato la tua storia in questo tuo stile speciale che ti contraddistingue!
Lo consiglio a tutti. E lo regalerò ad almeno un paio di persone.
P.S.
Come mi accade spesso, scendo nel personale; in questo caso vogliate perdonarmi, ma è un argomento che "sento" molto.
La mia mamma è rimasta orfana di madre a 20 giorni, ed il suo papà, ventenne, non ha pensato meglio che cercarsi un'altra moglie , disinteressandosi di lei.
Come vedete, non sempre le favole che parlano di matrigne e di orfanelli sono solo favole.....
Nella sventura , lei ha avuto una sola fortuna, rispetto a Massimo Gramellini: essendo così piccola, non ha ricordo di un volto materno. E forse è meglio così....
Ma la sua prima infanzia è stata costellata di infelicità e di solitudine. Ecco perchè , leggendo certe parole di Gramellini, risentivo i suoi racconti, e mi si chiudeva la gola dal pianto.
Per concludere: a sei anni, mia madre è stata adottata ed ha avuto una vita serena, ma a che prezzo... Sei anni di infelicità ( e di rifiuto) sono lunghi, per un bambino.
Ho raccontato questo fatto per far capire QUANTO la storia mi abbia toccato ogni punto del cuore.
Non perdetevi questo libro!
Rosy