Il silenzio dei chiostri
Devo dire con grande dispiacere che se c'è una cosa che ho apprezzato di questa ultima storia con protagonisti Petra Delicado e Fermìn Garzon è proprio il fatto che è l'ultima.
E non tanto per il caso poliziesco in sè che devo dire non è affatto male, sia per gli eventi che per alcune ambientazioni che sono alquanto inusuali, ma soprattutto per le storie personali dei due protagonisti che ormai sembrano inserite a forza dall'autrice nella trama, come a dover seguire comunque uno schema narrativo che sembra non entusiasmare più nemmeno lei stessa, visto che i riferimenti alle vite personali due poliziotti sembrano più una sorta di asettico bollettino che una reale e "sentita" descrizione di sensazioni e sentimenti di quelli che, seppur immaginari, sono esseri umani con un'esistenza complessa come quella di tutti noi.
Il silenzio dei chiostri
Devo dire con grande dispiacere che se c'è una cosa che ho apprezzato di questa ultima storia con protagonisti Petra Delicado e Fermìn Garzon è proprio il fatto che è l'ultima.
E non tanto per il caso poliziesco in sè che devo dire non è affatto male, sia per gli eventi che per alcune ambientazioni che sono alquanto inusuali, ma soprattutto per le storie personali dei due protagonisti che ormai sembrano inserite a forza*** dall'autrice nella trama, come a dover seguire comunque uno schema narrativo che sembra non entusiasmare più nemmeno lei stessa, visto che i riferimenti alle vite personali due poliziotti sembrano più una sorta di asettico bollettino che una reale e "sentita" descrizione di sensazioni e sentimenti di quelli che, seppur immaginari, sono esseri umani con un'esistenza complessa come quella di tutti noi.
***Su questo, permettimi, dissento.Ma accetto il tuo parere discorde!
Posterò il mio commento positivo al 100%, non appena lo troverò nella marea di cose scribacchiate in passato.
Ciao
Rosy
Come anticipato, trascrivo il mio commento al SILENZIO DEI CHIOSTRI, che avevo scritto a suo tempo.
IL SILENZIO DEI CHIOSTRI
Ebbene, lo confesso. Stavolta sono proprio orfana.
Orfana delle belle storie della Bartlett...
Finora ero tranquilla; ne finivo una, la alternavo con uno o più libri, ma sapevo che un altro era là, ad aspettarmi. Garanzia di piacevolezza. Ora ho letto anche l'ultimo, ed aspetto ( mi senti, Bartlett????????????) che esca il prossimo romanzo.
Anche questo, diverso da tutti , non solo nell'argomento, ma anche nell'ambientazione - un convento - mi ha catturato fin dalle prime pagine.
Se penso che fino ad un certo punto non mi aveva mai interessata, questa autrice!
L'ambiente, come dicevo, diverso: Petra, che il terzo matrimonio non ha ammorbidito molto, si trova coinvolta nelle indagini, col fedele Fermin ( anche lui ormai frequentante il bel mondo...) per l'uccisione di un frate e per la scomparsa delle reliquie di un Beato, custodito in un convento.
I nostri due si trovano a bazzicare per un periodo quasi solamente suore e frati...novità assoluta per loro!
A parte la superiora, Suor Guillermina, pepata direttrice ed accanita fumatrice, con cui Petra ha più di uno scontro...non è facile rapportarsi con personaggi così diversi, così diametralmente opposti ai nostri amici, come stile di vita!
E , a tal proposito, nel corso della storia le battute ( e battutacce) si sprecano, soprattutto quando le indagini sembrano essere ad un punto morto; quando Petra e Fermin non sanno più letteralmente che pesci prendere; quando il solito commissario Coronas preme perchè la polizia non sta brillando... ; quando, infine, il matrimonio è messo a dura prova dagli orari, dallo stress!
Tra ricerche storiche e colpi di scena, le indagini vanno avanti; alla fine, la risoluzione sarà molto più "terrena" di quanto si pensasse! Nonostante l'atmosfera "pia" dell'ambiente!!
Ho letto che questo romanzo è ritenuto il più ambizioso della Bartlett; è certo tra i migliori della serie, secondo me.
Per concludere, come è mia abitudine, vorrei riportare un breve brano, che ho apprezzato in modo particolare.
E' l'explicit, e non incide sulla storia, si può raccontare.
( dialogo fra Petra e Fermin)
....."-Che cosa festeggiamo, la rinascita del Beato?
-Il Beato, lasciamolo dormire. Festeggeremo la rinascita di quelli che sono vivi.
- Una cosa difficile.
-Ma profonda.
- Non discuto.
- Per discutere troveremo altri argomenti.
E ce ne andammo nel miglior ristorante dei dintorni. Mangiammo, bevemmo, discutemmo e ridemmo.....
Mi sentivo quasi felice.
Alla fine la vita non è fatta solo di labirinti pieni di giravolte, strettoie, spigoli e gomiti dove uno rimane intrappolato. Ci sono anche sentieri, strade, pianure, praterie e orizzonti illimitati da esplorare.
Si tratta solo di non avere paura, di mettersi in cammino, e NON VOLTARSI MAI VERSO IL PASSATO." Rosy:-P:-P
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