Mauro
21-January-2013, 23:35
Recensione di Lettera al mio giudice
E' il primo Simenon che leggo e devo dire che tutte le recensioni positive attribuite a questo romanzo sono state ben spese.
E' interessante questo schema narrativo (quello della lunga lettera scitta da un condannato al suo giudice) con cui lo scittore ribalta per una volta il punto di vista del delitto, e ce ne fa raccontare la genesi e l'accadimento, non da una voce terza ma da quella del protagonista il quale, si accosta piano piano all'evento delittuoso seguendo una sua logica che può essere condannabile quanto si vuole, ma è perfettamente comprensibile e questo ci svela quanto sia labile il confine fra quelle che definiamo normalità e devianza e che quel confine è, o potrebbe essere, alla portata di noi tutti.
E' il primo Simenon che leggo e devo dire che tutte le recensioni positive attribuite a questo romanzo sono state ben spese.
E' interessante questo schema narrativo (quello della lunga lettera scitta da un condannato al suo giudice) con cui lo scittore ribalta per una volta il punto di vista del delitto, e ce ne fa raccontare la genesi e l'accadimento, non da una voce terza ma da quella del protagonista il quale, si accosta piano piano all'evento delittuoso seguendo una sua logica che può essere condannabile quanto si vuole, ma è perfettamente comprensibile e questo ci svela quanto sia labile il confine fra quelle che definiamo normalità e devianza e che quel confine è, o potrebbe essere, alla portata di noi tutti.