Don1
03-December-2012, 14:01
Apro questo post, nella speranza di una delucidazione su un quesito che ora andrò ad esporre.
Alessandro Manzoni nella sua ultima redazione dei Promessi , la cosiddetta "quarantana", lima e modifica la lingua del suo romanzo dando di fatto vita ad un modello unico su cui poi si baserà la nostra lingua italiana.
Tralasciando le effettive riforme linguistiche { se qualcuno volesse conoscerle, chieda pure }, vorrei concentrarmi più sui motivi che spinsero il poeta a modificare la sua opera seguendo di fatto delle linee guida ben precise, che possono essere in parte dedotte dalla lettera che spedi al Carena. Dopo avere celebrato i meriti del "lessicografo ", ne condanna alcune sue "licenze" . Tra queste ricordo : i forestierismi ( soprattutto francesismi ) e l'uso di geosinonimi. La mia domanda è questa ... : "perchè?".
Sono arrivato a delle conclusioni dopo aver letto Serianni; ma vorrei sapere se ho ben capito.
In relazione ai francesismi la sua critica è connessa al fatto che l'italiano dovesse essere una lingua unica, ossia che si fondasse su delle proprie basi linguistiche, cosi come: " ... il francese per Parigi e il latino per Roma..."
Per quanto riguarda l'uso di geosinonimi Manzoni li considera in parte inutili per due motivi: primo poiché si "toglierebbe" valore al fiorentino e secondo perché è illogico presentare una molteplicità quando si ricerca un sistema unitario.
Queste sono le mie risposte ... ma non so quanto possano essere veritiere. Qualcuno potrebbe dirmi la sua?
Alessandro Manzoni nella sua ultima redazione dei Promessi , la cosiddetta "quarantana", lima e modifica la lingua del suo romanzo dando di fatto vita ad un modello unico su cui poi si baserà la nostra lingua italiana.
Tralasciando le effettive riforme linguistiche { se qualcuno volesse conoscerle, chieda pure }, vorrei concentrarmi più sui motivi che spinsero il poeta a modificare la sua opera seguendo di fatto delle linee guida ben precise, che possono essere in parte dedotte dalla lettera che spedi al Carena. Dopo avere celebrato i meriti del "lessicografo ", ne condanna alcune sue "licenze" . Tra queste ricordo : i forestierismi ( soprattutto francesismi ) e l'uso di geosinonimi. La mia domanda è questa ... : "perchè?".
Sono arrivato a delle conclusioni dopo aver letto Serianni; ma vorrei sapere se ho ben capito.
In relazione ai francesismi la sua critica è connessa al fatto che l'italiano dovesse essere una lingua unica, ossia che si fondasse su delle proprie basi linguistiche, cosi come: " ... il francese per Parigi e il latino per Roma..."
Per quanto riguarda l'uso di geosinonimi Manzoni li considera in parte inutili per due motivi: primo poiché si "toglierebbe" valore al fiorentino e secondo perché è illogico presentare una molteplicità quando si ricerca un sistema unitario.
Queste sono le mie risposte ... ma non so quanto possano essere veritiere. Qualcuno potrebbe dirmi la sua?